Autovelox abbattuto, a Bosaro l'impianto riprenderà a funzionare tra poco

Mercoledì 28 Giugno 2023 di Alessandro Garbo
Autovelox abbattuto a Bosaro

BOSARO (ROVIGO) - Il conto alla rovescia è quasi terminato. Tra pochi giorni ritornerà in funzione il tanto discusso velox di Bosaro, collocato sulla Statale 16 (in direzione Rovigo) e con il limite dei 50 chilometri orari.

Il lungo iter burocratico aveva visto entrare in funzione l'apparecchio che rileva la velocità lo scorso marzo, ma non ha "resistito" nemmeno due mesi: alcuni ignoti lo hanno segato e abbattuto nella notte tra il 18 e il 19 maggio. Nelle ultime settimane è tornato al suo posto, ma non è ancora rientrato ufficialmente in funzione (l'Amministrazione comunale si è limitata ad anticipare che farà un comunicato stampa per annunciare il ripristino definitivo).


LE POLEMICHE
Nel frattempo, non si placano le polemiche di automobilisti e pendolari. Secondo l'associazione nazionale "Alt velox - Migliore tutela dei consumatori e delle micro imprese", l'apparecchio di Bosaro va considerato "fuorilegge". L'associazione tuona: «Questo velox è illegale e illegittimo: abbiamo deciso di intervenire inviando al sindaco, alla prefettura, al comandante della polizia stradale di Rovigo, all'Anas e alla Provincia un formale accesso agli atti, al fine di ottenere una serie di documenti obbligatori che testimonieranno la nostra tesi. Lo strumento non è stato installato per la reale sicurezza stradale, ma per fini diversi. Bosaro è un altro piccolo comune che con l'alibi della sicurezza stradale si è fatto autorizzare un "autovelox killer", posizionato su una strada priva di requisiti, in pieno centro abitato, mal segnalato, installato in modo pericoloso e senza alcuna protezione passiva».


SUPERAMENTI MINIMI
"Alt velox" fa notare che: «I limiti di velocità vanno rispettati, la prudenza alla guida è essenziale e doverosa, come altrettanto lo deve essere il rispetto delle regole da parte delle Amministrazioni. Gli automobilisti si vedono contestare violazioni assurde e improbabili, quasi sempre per il superamento di pochissimi km/h, multe che ovviamente vengono pagate subito entro i 5 giorni per godere dello "sconto del 30%" che lo Stato ha previsto per chi chiude la questione senza ricorso. Il gioco è fatto: incassare milioni di euro senza investirne altri con pattuglie sulle strade e controlli con contestazione immediata che possano anche eventualmente educare chi infrange le regole. Un film rivisto in moltissimi comuni italiani, che così assestano i bilanci. La protesta dilaga».


PLURI MULTATO
Tra le numerose testimonianze raccolte quella di Augusto Baldo, rodigino, che per motivi personali ogni giorno rientra in città da Polesella e si imbatte nel velox a Bosaro: «Ho preso almeno dieci multe, guardo i limiti di velocità e il cartello indica i 70 chilometri poco dopo il distributore di metano. È altrettanto vero che c'è il cartello che indica il centro abitato di Bosaro, però manca la segnaletica dei 50 km. Sono convinto che tanti altri automobilisti e pendolari, in quel tratto, percorrano la strada ai 70 e non ai 50. Il cartello c'era fino al 20 maggio, poi è stato rimosso. Ho espresso le mie lamentele alla polizia locale e all'amministrazione comunale di Bosaro, ma senza ottenere risposte o spiegazioni particolarmente convincenti. Questa non è prevenzione, ma solo un modo per fare cassa». Per fare chiarezza sulle molteplici segnalazioni sopraggiunte, il nostro giornale ha provato a mettersi in contatto con il sindaco Daniele Panella, che non ha mai risposto al telefono in questi giorni.

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