ARIANO NEL POLESINE - Un Horreum romano è l’ultimo tesoro scoperto a San Basilio. È un dato di fatto che la piccola frazione rappresenti un punto fondamentale nella storia non solo di Ariano, ma di tutto il Delta. Un piccolo gioiello che ospita la chiesa romanica che sorge sulla duna fossile, il vicino Centro turistico dove poter approfondire la storia dei luoghi e l’area degli scavi al coperto, dove ammirare un complesso di epoca romana e paleocristiana portato alla luce tra il 2005 e il 2007 e valorizzato successivamente grazie ad un finanziamento regionale. Ed ora la scoperta di questo nuovo edificio (un vasto magazzino), rilevato dal magnetometro. Negli ultimi anni San Basilio sta ricevendo il giusto riconoscimento grazie anche alla ripresa delle campagne di scavi avvenuta nel 2018. Un’iniziativa che rientra in un più ampio progetto nato dalla collaborazione dell’Amministrazione comunale con la Soprintendenza, il Museo archeologico nazionale di Adria, le Università di Padova e Venezia; operazione che gode del contributo della Fondazione Cariparo. Grazie a questo importante finanziamento, da un lato, si è resa possibile la ripresa delle indagini archeologiche da parte di varie equipe, dall’altro, è stato possibile riallestire il Centro turistico, che è stato riaperto al pubblico, dopo l’inaugurazione dello scorso 17 gennaio.
GIORNATA DI STUDI
L’ennesima dimostrazione dell’importanza del sito di San Basilio, arriva dall’essere stato protagonisto di una giornata di studi dal titolo “Archeologia a San Basilio.
NUOVA STAGIONE DI SCAVI
Per quanto riguarda il nuovo edificio, rinvenuto nella tenuta Forzello, si tratta, come si diceva, di un Horreum ovvero di uno stabile dalle dimensioni imponenti, probabilmente destinato alla custodia delle derrate alimentari da distribuire all’esercito romano, impegnato nelle campagne militari del III secolo dopo Cristo. A breve partirà perciò una nuova stagione archeologica che, da un lato, vedrà impegnati i ricercatori dei due atenei a caccia di nuove scoperte, dall’altro, coinvolgerà i residenti, attirando anche turisti, con un nuovo ciclo di percorsi che attraverseranno anche gli scavi.