ROVIGO - In Polesine il numero dei medici non obiettori di coscienza è più basso della media nazionale, ma è comunque sufficiente a far sì che il diritto delle donne sancito dalla legge 194 sia rispettato. È di qualche giorno fa il richiamo del Consiglio d'Europa nei confronti del nostro Paese in materia di diritto all'aborto: secondo l'organizzazione europea di Strasburgo, in Italia le donne continuano a incontrare notevoli difficoltà nell'accesso all'interruzione di gravidanza, mentre i medici non obiettori sarebbero pochi, discriminati e caricati di lavoro eccessivo. Il numero dei medici obiettori di coscienza a livello nazionale è in continua crescita: secondo gli ultimi dati del ministero della Salute sono quasi il 70%. Percentuale che si alza in alcune regioni, come il Veneto dove si arriva al 76%. In Polesine il tasso è ancora più alto: sfiora l'80%. All'interno dell'Ulss 18, i cui interventi non si svolgono a Rovigo ma al reparto di Ostetricia dell'ospedale di Trecenta, sono solo tre su 17 i medici ginecologi non obiettori...
Ultimo aggiornamento: 14:46
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