Tosi lancia la sfida a Zaia: «Posso
correre contro di lui alle elezioni»

Lunedì 23 Febbraio 2015 di Alda Vanzan
Zaia e Tosi
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Flavio Tosi sta alzando il prezzo o punta a rompere? Il segretario della Lega veneta minaccia sfracelli per finta auspicando la ricomposizione, o sta facendo di tutto per farsi cacciare? Siamo sempre lì, alle due differenti interpretazioni che vengono date alle "faccende padane", anche se va detto che finora - soprattutto in casa del Carroccio - mai s’era visto un segretario di partito dire pubblicamente di potersi candidarsi contro il proprio candidato. Eppure Tosi ha detto proprio questo: se la frattura con Zaia è insanabile mi candido anch’io.



Non sono interpretazioni gonfiate, ecco il virgolettato di Flavio Tosi nell’intervista rilasciata, mentre ancora si trovava a New York, a "La Stampa": «Sto cercando una soluzione ragionevole. Se non riusciremo a trovarla, prenderò le mie decisioni». E alla domanda: sindaco, è quindi disposto pure a candidarsi alla presidenza del Veneto contro Zaia?, Tosi ha risposto: «Sì, ma sto aspettando di verificare se c’è il margine per ricomporre la frattura: finora pare insanabile non a causa di una mia presunta slealtà».

Non mancano le contraddizioni: Tosi torna a raccontare che nel 2008 venne raggiunto un accordo in base al quale Gianpaolo Gobbo doveva fare il segretario della Liga veneta (come avvenne) e lui il candidato governatore (e fu invece candidato Zaia), svelando però un particolare forse ai più non noto: l’accordo - dice Tosi - venne «benedetto a casa di Calderoli, assente Bossi ma con il suo ok». Dunque una decisione presa non dai veneti, ma con i lombardi nella taverna di un lombardo (curioso per gli osservanti del comandamento "paroni a casa nostra").





Ultimo aggiornamento: 13:53 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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