Assemblea di "Fare", Tosi ricorda
il parà suicida: «Grande dignità»

Domenica 28 Febbraio 2016
Flavio Tosi a Verona e il logo del suo movimento
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VERONA - Flavio Tosi, intervenendo alla prima assemblea nazionale di «Fare!» a Verona, ha ricordato con un minuto di silenzio Ivan Bolzonello, l'ex parà e artigiano trevigiano che alcuni giorni fa si è tolto la vita sparandosi in piazza davanti al monumento dei Caduti di El Alamain e sotto la bandiera italiana.

Un gesto scatenato pare da problemi economici. «Ricordiamo lui e quelli che hanno fatto una scelta di grande dignità» ha detto Tosi.

Tornando all'assemblea vi è stato un tifo da stadio a Verona, con tanto di trombe, per il movimento politico fondato da sindaco ex leghista Flavio Tosi. Sul palco con lui i 7 parlamentari, quattro deputati e tre senatrici, tutti veneti, che lo hanno seguito in questo progetto politico che punta a creare il quarto polo italiano. «Soprattutto - ha spiegato Tosi - si vuole cercare di dare una veste credibile, serie, pragmatica, amministrativa ad un centro-destra che queste caratteristiche le ha perse tutte. Perché - ha aggiunto - se guardiamo la cosiddetta piazza di Bologna, dove è tutta una rincorsa all'ideologia, o a Milano con Salvini che si allea con Alfano e Alfano che si allea con Salvini per poi continuare ad insultarsi in continuazione».
 


«Poi c'è Roma - ha continuato Tosi - dove fanno un accordo su un candidato per sputtanarlo e bruciarlo due giorni dopo. Si fa di tutto per non far vincere il centrodestra, per farlo a pezzi e per dare una mano a Beppe Grillo che è quanto di peggio ci possa essere. Noi - ci rivolgiamo con un progetto serio alle liste civiche, agli amministratori locali, sindaci e assessori, a persone che vengono dalla società civile che vogliono qualcosa di nuovo». Tosi ha poi lanciato un ammonimento: «Guai al vecchio, a mettere assieme una serie di sigle che restano una cosa vecchia. Oggi la sinistra vince perché non c'è alternativa». Il segretario di «Fare!» ha ribadito: «Noi non siamo con Renzi perché noi non stiamo con il Pd. Soprattutto con questo Pd non ci stiamo. Renzi gli avversari li ha dentro; si è visto con la Cirinnà e con le riforme». «È riuscito a farle passare perché c'erano altre persone che volevano un passo avanti di questo paese. Se era per la sinistra del Pd non passavano. Noi siamo antitetici a questo» ha concluso Tosi che ha trovato ad accoglierlo striscioni dalla Sicilia e anche da Treviso, notoriamente «feudo» leghista. 

A Bologna alle prossime elezioni comunali c'è il candidato sindaco di «Fare!», Manes Bernardini: «Noi vogliamo stare in mezzo alla gente e il nostro progetto parte da quel riscatto che ci si attende dalla politica». «Io - ha spiegato - vengo da una regione dove pochi mesi da il 60% della popolazione non è andata a votare per rinnovare il Consiglio regionale, a conferma che il menu che propone oggi la politica italiana è un menu che non piace più ai cittadini». A Salerno il candidato sindaco di «Fare!» è Gianluigi Cassandra: «C'è una sezione molto attiva, abbiamo raggruppato altri movimenti che in questa lista civica daranno vita ad una corsa elettorale molto emozionante fin da ora». Il coordinatore regionale in Sicilia Denis Sottile ha evidenziato che «finalmente abbiamo la possibilità di provare a cambiare qualcosa, per la nostra regione è fondamentale. Viviamo di mala amministrazione e c'è da scappare via dalla Sicilia». «Attorno a Flavio Tosi e al suo movimento - ha concluso - sono nati tre coordinamenti in Sicilia e molti circoli, soprattutto in provincia di Agrigento, terra del ministro Alfano, e credo che questo sia un segnale eloquente della voglia di cambiamento».

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Ultimo aggiornamento: 17:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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