Veneto Promozione, soldi solo
dalla Regione: 3.7 milioni di euro

Mercoledì 18 Maggio 2016 di Alda Vanzan
Veneto Promozione, soldi solo dalla Regione: 3.7 milioni di euro
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I sindacati scendono in campo per difendere Veneto Promozione e i suoi 21 dipendenti, anche se la Regione ormai ha deciso: nella seduta del 5 maggio la giunta ha deliberato «lo scioglimento» della società consortile per azioni sorta solo cinque anni fa e partecipata per il 50% dalla Regione e per il 50% da Unioncamere del Veneto, adducendo tra le motivazioni il fatto che le Camere di commercio hanno mantenuto in vita le proprie singole strutture di promozione internazionale, con una "sovrapposizione di funzioni e la conseguente dispersione di attività e delle relative risorse". E proprio sul capitolo risorse, dalla conferenza stampa di ieri promossa da Cgil, Cisl e Uil con la partecipazione delle rappresentanze sindacali dei lavoratori di Veneto Promozione, è emersa la sproporzione tra quanto versato dalla Regione e quanto dalle Camere di commercio.

I CONTI - Di Veneto Promozione si era sempre detto che la società costa 1,4 milioni. In realtà quella cifra - 1.430.544 euro nel 2015 - è relativa ai costi di funzionamento, cioè personale, affitto, utenze. Costi che vengono ripartiti in egual misura tra i due soci. Ma ci sono anche altri finanziamenti e sono quelli per le attività, cioè le iniziative di promozione internazionale (tra cui le missioni estere), di formazione e assistenza alle imprese. Per tutte queste attività Veneto Promozione ha avuto nel 2015 dai soci quasi 4 milioni, per la precisione 3.968.906 euro. Ma la somma non è stata divisa a metà come dovrebbe essere se i due soci sono paritari: la Regione ha messo 3.745.465 euro, Unioncamere appena 223.441 euro. A questo vistoso squilibrio si somma il fatto che alcune Camere di commercio (Vicenza, Treviso, Padova, senza contare Verona che fa storia a sè) hanno mantenuto le proprie agenzie di promozione che invece dovevano essere chiuse. E in più - come recita la delibera - a distanza di cinque anni non è mai stato nominato un direttore generale full time, "con inevitabili ripercussioni anche sul perseguimento della missione societaria".

IMPRESE SODDISFATTE - I dati presentati da Alessandro Coccolo con Annalisa Bruscoli e Silvia Semenzato di Veneto Promozione dimostrano che la società funziona (dal 2011 541 iniziative realizzate, 26.171 partecipazioni aziendali, 34.918 incontri d’affari b2b organizzati) e che gli imprenditori veneti hanno apprezzato i servizi (per il 94% giudizi tra l’ottimo e il buono, solo l’1% scarso). E le polemiche di questi mesi su certe scelte? «Noi siamo esecutori, le decisioni le hanno prese i soci». Cioè la Regione (che ha pure pagato) e Unioncamere.
I DUBBI - Se della Regione si sa cosa ha deciso (la chiusura, appunto), dall’altro socio non si hanno avvisaglie: «Abbiamo chiesto un incontro con Unioncamere», dicono i lavoratori. I sindacati - Daniele Giordano della Cgil, Massimo Grella della Cisl e Luigino Boscolo della Uil - contestano la decisione di sciogliere Veneto Promozione.«Vogliamo capire qual è il disegno». Ossia: chi seguirà l’internazionalizzazione delle imprese? Lo farà la Regione internamente? O affiderà l’incarico a un altro ente?

MONITO - È così che la Cgil con Giordano attacca: «Spiace che le Camere di commercio, le stesse che non anno ottemperato agli impegni di chiusura delle proprie agenzie, ora abbiano un atteggiamento ambiguo: da un lato dicono che condividono lo scioglimento di Veneto Promozione, dall’altro invocano una regia regionale di queste attività». Ma c’è anche un’altra domanda: a chi andranno i 3,7 milioni che la Regione spendeva per l’internazionalizzazione?
Ultimo aggiornamento: 19 Maggio, 07:47 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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