Gianmarco Tamberi ha lanciato un sasso scrivendo che Schwazer in
nazionale «è una vergogna». Il campione del
salto in alto ha attaccato duramente il marciatore: «Non
merita la maglia azzurra». Alex Schwazer ha pagato con la
squalifica e paga, soprattutto, il suo comportamento. «Quello
che fa arrabbiare - osserva Nicola Vizzoni, il capitano della
nazionale di atletica - è che ci siamo sentiti presi in giro
con le sue tante verità, le ritrattazioni. Lui non ha mai
seguito una linea». Vizzoni, però, a differenza di
Tamberi, è convinto che anche Schwazer deve avere
un'altra opportunità. «C'è un
regolamento che prevede che una volta finita la squalifica
l'atleta può essere reintegrato. Come tutte le leggi, va
rispettata». Il martellista azzurro ricorda che
c'è una carta etica che vieterebbe a Schwazer la maglia
azzurra. «Chiunque incorra in squalifiche pari o superiori ai
2 anni, sulla base delle attuali normative anti-doping, perde, da
quel momento, il diritto a vestire la Maglia Azzurra, simbolo
sportivo dell'Italia» è il testo della
“carta”. Però, il documento è entrato in
vigore nel 2014 mentre Schwazer è stato squalificato prima.
Quindi, per lui non può essere applicata.
Ultimo aggiornamento: 20:56
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