Zaia: «Ticket cari? Il Tribunale
del malato sbaglia i conteggi»

Sabato 7 Maggio 2016
Zaia: «Ticket cari? Il Tribunale del malato sbaglia i conteggi»
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VENEZIA - Dura replica del governatore della Regione del Veneto, Luca Zaia, a Cittadinanza Attiva, che ha sostenuto che i veneti pagano una quota più elevata di ticket sanitari del resto dei cittadini italiani. «Nessuno contesta che la quota di compartecipazione media italiana alla spesa sanitaria sia di 47 euro contro i 61,7 del Veneto (dati del Ministero dell'Economia e delle Finanze) - dice Zaia - Ma Cittadinanza Attiva-Tribunale del Malato commette numerosi ed elementari errori nella lettura dei dati (elaborati dal Mef e non da loro) e omette faziosamente di indicarne le reali motivazioni. Il dato dei 61,7 euro attiene alla virtù e alle buone pratiche della Regione Veneto e non a una volontà di mettere le mani nelle tasche dei contribuenti, come dimostra il fatto che siamo gli unici a non aver applicato nessuna addizionale Irpef oltre quella che ci impone lo Stato».

Zaia snocciola un "decalogo" per dimostrare «che Cittadinanza Attiva ha sbagliato bersaglio e ha studiato poco»:  «1) il superticket da 10 euro su ogni ricetta rossa fu introdotto dal governo Monti per compensare i tagli al Fondo sanitario nazionale;
2) la quota di 10 euro è fissa;
3) la Regione Veneto ha ridotto della metà (5 euro) il superticket per i redditi fino a 29 mila euro;
4) la Regione Veneto ha presentato ricorso contro l’introduzione del superticket. Il ricorso è stato respinto;
5) alcune Regioni hanno introdotto ticket regionali in aggiunta a quelli nazionali;
6) la Regione del Veneto non ha mai introdotto ticket aggiuntivi;
7) in numerose Regioni il combinato disposto di ticket nazionali + ticket aggiuntivi regionali + superticket sulla ricetta rossa rende in molti casi più conveniente ricorrere alle prestazioni private;
8) la prestazione sanitaria erogata dai privati risulta in molte Regioni meno costosa del carico di ticket che lo Stato addossa all’assistito;
9) questo eccesso di ticket ha determinato in molte Regioni una vera e propria fuga dal pubblico, con conseguente minore introito e, di conseguenza, abbassamento della quota pro capite citata impropriamente da Cittadinanza Attiva;
10) in Veneto la Regione effettua, anche sulla base dell’ottima collaborazione con Finanza e Corte dei Conti, efficaci e pervasivi controlli sul pagamento dei ticket e sulle certificazioni delle esenzioni, altro elemento che incide sull’abbassamento della compartecipazione pro capite in altre Regioni».
Ultimo aggiornamento: 8 Maggio, 08:05 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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