Veneto, M5s fermo al 14,7 per cento
A Chioggia l'exploit al ballottaggio

Martedì 21 Giugno 2016 di Alvise Fontanella
Veneto, M5s fermo al 14,7 per cento A Chioggia l'exploit al ballottaggio
Chioggia, la piccola Venezia, non è certo paragonabile a Roma o Torino, anche se noi l’amiamo di più. Però era, nel Veneto, il Comune più popoloso che andava al voto. E dunque è perfettamente comprensibile l’entusiasmo dei consiglieri regionali del Movimento 5stelle per aver battuto la Lega ed eletto il sindaco a Chioggia, con uno spettacolare sorpasso al ballottaggio. Un sorpasso tanto più entusiasmante perché il Veneto, proprio per la radicata presenza di un altro forte partito anti-sistema, la Lega appunto, non ha offerto finora al Movimento di Grillo e di Casaleggio l’ampiezza delle soddisfazioni che altre Regioni hanno dato.

«Ci candidiamo a governare il Veneto, siamo noi l’alternativa alla Lega» proclama il bollettino della vittoria firmato all’indomani del trionfo di Chioggia dal capogruppo regionale Jacopo Berti e dagli altri consiglieri regionali del Movimento. 

Abbiamo tutti negli occhi la felicità quasi bambina con la quale Virginia Raggi, a Roma, dopo il primissimo exit-poll che la dava al 67 per cento, gridava quel numero insperato, monumentale, come se avesse vinto con quello il terno al lotto della sua vita, e in fondo era proprio così: «Sessantasette, sessantasette, questa è storia!» gridava la Virginia saltando sul palco.

Però le cifre dei ballottaggi ingannano, raccontano una realtà troppo bella per essere vera. Il Movimento 5stelle a Roma è andato forte, fortissimo, ma non ha il 67% dei voti: al primo turno, quello in cui si votavano anche le liste, ha ottenuto il 35,32 per cento. A Chioggia, il 20,57. Che è molto, moltissimo, è storia, ma non è il 59,80 spuntato da Ferro, il nuovo sindaco 5stelle, al ballottaggio. Al secondo turno, quando in lizza rimane il campione del Cinquestelle e un avversario, di destra o di sinistra, la contrapposizione tra i due schieramenti fa sì che l’elettore di sinistra o di destra, piuttosto che votare per il nemico, preferisca dare il voto al candidato Cinquestelle. Ma si tratta di un elettore che due settimane prima aveva messo la crocetta su un altro simbolo, e non ce la rimette solo perché quel simbolo è rimasto fuori dalla finale. È come tifare per il Brasile nella finale con la Germania, se l’Italia è fuori.
Ma alle elezioni regionali il secondo turno non c’è. Non ci sono ballottaggi. Quindi la percentuale che conta, quella che assegna il governatore della Regione e i seggi nel Parlamento regionale, è solo quella del primo, e unico, turno.
Ebbene, i numeri parlano da soli. Domenica scorsa si votava in 82 Comuni del Veneto. E soltanto in 25 di questi il Movimento 5stelle presentava proprie liste. In 12 di questi 25 Comuni, la lista Cinquestelle si è piazzata buon’ultima. La media di voti ottenuta è il 14,7%. E di sindaci il M5s ne ha eletti, alla fine, due: uno a Vigonovo, uno a Chioggia. I quali si aggiungono agli altri due Comuni che già da tempo il M5s amministra nel Veneto: Sarego e Mira. Totale, 4 Comuni.

Dei 25 Comuni nei quali partecipava alla corsa per il sindaco, solo in cinque il M5s ha ottenuto più del 20 per cento: Chioggia (20,6%), Vigonovo (29,8%), Vigodarzere (26,8%), Garda (24,5%), Isola della Scala (21,5%). In altri 16 Comuni ha ottenuto comunque una percentuale a due cifre: Nanto, Caldogno, San Giovanni Lupatoto, Nogara, Bovolone, Villorba, Oderzo, Adria, Ospedaletto Euganeo, Noventa Padovana, Este, Cartura, Arzergrande, Albignasego, Quarto d’Altino, Campolongo Maggiore. Numeri importanti, certo, che segnano una svolta nella storia elettorale del Movimento 5stelle in Veneto. E di sicuro, se i sindaci grillini daranno buona prova, questo sarà un ottimo viatico anche per le Regionali e per l’ormai aperta sfida che il Movimento 5 stelle ha lanciato al partito di Luca Zaia. Ma la Lega, in Veneto, è un’altra cosa: la strada, prima di confrontarsi con un partito che domenica ha vinto 4 ballottaggi su sette e in Veneto ha 76 sindaci, contando solo gli iscritti, beh, non è brevissima...
 
Ultimo aggiornamento: 22 Giugno, 10:15 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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