Di Maio: «Pfas, stato d'emergenza in Veneto». La Regione: «Lo abbiamo già chiesto»

Sabato 9 Dicembre 2017
Luigi Di Maio
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VENEZIA - Polemica tra Regione Veneto e Cinquestelle sul caso Pfas. «Domani mattina sarò a San Bonifacio dove incontrerò le mamme preoccupate per la questione dell'inquinamento da Pfas. Noi ci muoviamo da tempo per questa emergenza sia in Regione Veneto sia in Parlamento e oggi la nostra Silvia Benedetti vi racconta come siamo riusciti ad ottenere l'avvio delle procedure per dichiarare lo stato di emergenza nelle zone colpite. Una vittoria per i cittadini che non abbiamo alcuna intenzione di lasciare soli», Lo scrive il candidato premier Luigi Di Maio sul blog di Beppe Grillo facendo da premessa al post della deputata Silvia Benedetto in cui si annuncia che «finalmente il Governo ha avviato le procedure per dichiarare lo stato di emergenza nelle zone colpite dall'inquinamento da Pfas in Veneto».

La replica della Regione Veneto e in particolare dell'assessore all'ambiente Gianpaolo Bottacin non si fa attendere: «Che la barzelletta che non fa ridere raccontata ieri dall'onorevole Benedetti sia oggi rilanciata persino dal candidato premier dei Cinquestelle, è la clamorosa conferma di quanto poco questo partito conosca della vicenda Pfas e di quanto maldestramente stia ora tentando di cavalcarla, in ritardo di 48 ore, dopo che  grazie all'iniziativa istituzionale del Presidente della Regione Veneto Luca Zaia sono sono già in corso i sopralluoghi tecnici per la dichiarazione dello stato di emergenza nelle zone del Veneto colpite dall'inquinamento da sostanze perfluoro alchiliche. Atto che la Regione chiede con atti formali da ben prima che i pentastellati scendessero sulla terra provenienti dal pianeta Papalla».

 «Per fare dichiarazioni simili - attacca Bottacin - bisogna davvero essere senza vergogna  anche se, per fortuna, la gente in Veneto è in gamba e sa bene chi si è dato da fare su questo problema e chi ha solo parlato, come i 5 stelle che, fino a che lo credevano conveniente, hanno disegnato scenari apocalittici fomentando paure e rabbia, e poi, appena hanno capito che la Regione aveva fatto talmente tanto che il problema si era avviato a soluzione, hanno pensato bene di provare, inutilmente, a prendersene il merito».
Ultimo aggiornamento: 10 Dicembre, 10:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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