Nei bar c'è il caffè pre-pagato
per bisognosi e profughi

Mercoledì 27 Gennaio 2016 di Marina Lucchin
Nei bar c'è il caffè pre-pagato per bisognosi e profughi
11
ROVIGO - Rovigo imita Napoli. Il Polesine copia la tradizione partenopea del «caffè sospeso» per assicurare una colazione dignitosa ai più poveri, anche profughi. La Caritas diocesana di Adria, sotto Natale, aveva fatto partire assieme ad Ascom l'iniziativa di beneficenza che coinvolge dieci bar del capoluogo polesano. In un mese sono stati raccolti fondi per circa 200 ticket che possono valere un caffè caldo oppure una brioche; i ticket vengono preparati dalla Caritas che poi li distribuisce tra i più poveri. A questo si aggiunge anche l'altro progetto della Caritas: la «torta sospesa». Ogni martedì mattina le persone che usufruiscono del servizio docce, possono anche fare colazione all'interno dei locali della Casa Giovanni Paolo II, visto che operatori e volontari raccolgono dolci offerti dai cittadini. E se arrivano più torte del previsto, vengono portate al centro diurno e alla mensa dei Frati Cappuccini, che è aperta anche per cena.
Duecento caffè o brioche pagati non è certo un numero esorbitante. Ma contando che si tratta di una tradizione pressoché sconosciuta fuori Napoli e che si è partiti solo da un mese, la Caritas polesana si dice ottimista. «Stiamo valutando - spiega la portavoce Luisa Pietropoli - di proseguire questa iniziativa anche ora che le feste sono finite». Il suggerimento dei baristi interessati, però, è quello di pubblicizzare di più il progetto. Ilaria Lionello del bar Hilary, ad esempio, spiega che «ci sono state persone interessate, ma sono convinta che con un po’ pubblicità in più ci potrebbero essere risultati migliori per questa bella iniziativa». Ma che cos'è un «caffè sospeso»? Gli avventori dei bar pagano un caffè in più, oltre a quello da loro effettivamente consumato, a beneficio di uno sconosciuto.
Chiunque non potesse permettersi il lusso di una consumazione, ha così l'opportunità di entrare nel bar e approfittare della tazzina offerta. «Ci è sempre piaciuta l'idea che Rovigo potesse dimostrarsi solidale - spiegano dalla Caritas - rendendo alla portata di tutti un rito così semplice e diretto che non tutti possono però permettersi e che marca la differenza tra chi ha e chi non ha nulla. In collaborazione con Confcommercio abbiamo pensato di invitare i rodigini a fare propria questa tradizione partenopea. Fino al giorno di Natale è stato possibile pagare una consumazione in più in alcuni bar. In seguito le persone che accedono ai nostri servizi hanno potuto consumare ciò che è stato generosamente lasciato per loro in sospeso».
Dieci, come detto, i locali del centro che aderiscono all'iniziativa. «La nostra speranza è che dopo questa prima fase di sperimentazione - chiude Pietropoli - si crei nei bar e nei loro clienti affezionati l'abitudine a lasciare una consumazione già pagata per chi è meno fortunato»
Ultimo aggiornamento: 28 Gennaio, 09:40 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci