Il ministro: «Al Veneto lo stato di calamità per il caldo»

Mercoledì 2 Agosto 2017
Il ministro: «Al Veneto lo stato di calamità per il caldo»
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«Sono 11 al momento le Regioni che si apprestano a richiedere lo stato di calamità a seguito delle eccezionali avversità atmosferiche (Emilia Romagna, Veneto, Toscana, Marche, Lazio, Molise, Puglia, Calabria, Sicilia, Sardegna e Provincia autonoma di Trento). Siamo pronti a rispondere con tempestività, assicurando l’attivazione degli strumenti del Fondo di solidarietà nazionale». Lo ha detto il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina in audizione in commissione Ambiente alla Camera. «L’attivazione degli strumenti del Fondo di solidarietà nazionale - ha sottolineato il ministro - attiva la sospensione dei mutui e il pagamento dei contributi assistenziali e previdenziali a carico delle imprese agricole danneggiate».

E col decreto Mezzogiorno approvato, ha ricordato Martina, «abbiamo esteso l’operatività del Fondo di solidarietà anche alle aziende colpite che avrebbero potuto sottoscrivere assicurazioni ma non l’hanno fatto, proprio tenendo conto dell’eccezionalità del fenomeno siccitoso». «Siamo davanti - ha detto - a una delle situazioni più severe degli ultimi 10 anni. Le precipitazioni sono state inferiori alla media del 6% circa. Nei primi mesi del 2017 le temperature sopra la media (+3,2 gradi) associate ad una forte riduzione delle precipitazioni (-53% rispetto alla media dei precedenti mesi di giugno) hanno prodotto gravi danni alle colture: circa il 40-50% delle produzioni di cereali e una consistente riduzione della produzione di latte. Vanno impostaste politiche di forte concretezza sul tema del cambiamento climatico».

«Questi primi 700 milioni di euro di anticipi Pac che vanno alle imprese, insieme ai 700 milioni per infrastrutture irrigue - ha detto Martina - devono rappresentare un punto di partenza per una programmazione pluriennale che deve essere inserita stabilmente nella programmazione infrastrutturale del Paese. L’agricoltura è pronta a fare la sua parte, anche migliorando la propria capacità di gestione della risorsa e aumentando la sostenibilità». Il bando di selezione delle proposte progettuali nell’ambito del Programma nazionale di sviluppo rurale 2015-2020 scadrà il 31 agosto 2017’’ ha precisato il ministro nel corso dell’audizione. I primi di settembre, ha annunciato, «sarà nominata la Commissione per la valutazione dei progetti, che saranno quotati sulla base di criteri oggettivi. Approvata la graduatoria e emanati i provvedimenti di concessione, i beneficiari potranno ottenere l’anticipo del finanziamento, fino al 30% dell’importo del sostegno; l’avvio dei cantieri è previsto dall’inizio del 2018».
Ultimo aggiornamento: 16:23 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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