Missione veneta a Roma per catturare, sterilizzare e spostare i lupi

Venerdì 25 Agosto 2017 di ​Alda Vanzan
Missione veneta a Roma per catturare, sterilizzare e spostare i lupi
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Oggi non si può toccarli neanche con un dito, figuriamoci sparargli addosso. Ma per far fronte al proliferare di lupi e, quindi, per evitare di pagare i danni agli allevatori che puntualmente si vedono assalire il bestiame, la Regione Veneto ha varato un piano di gestione che prevede la cattura, la sterilizzazione e lo spostamento in altri siti di questi animali. Il punto è che per poter catturare i lupi è necessaria una deroga alla legge di tutela. E la deroga devono darla il ministero dell'Ambiente e l'Ispra (Istituto superiore per al protezione e la ricerca ambientale). I quali, benché Palazzo Balbi abbia già fatto domanda, non hanno ancora risposto. È così che l'assessore all'Agricoltura, Giuseppe Pan, ha deciso di chiedere udienza a Roma: «Ho chiesto un appuntamento sia al dirigente ministeriale che all'Ispra e spero di essere ricevuto al più presto per spiegare qual è la situazione in Veneto e cosa intendiamo fare».

L'obiettivo della missione è spiegare cos'è successo in Veneto in cinque anni: all'inizio del 2012 nelle montagne della Lessinia è stato trovato un primo esemplare di lupo femmina e pochi mesi dopo, quando si era già in primavera, è comparso un maschio proveniente dai Balcani. Nessun dubbio sulla provenienza perché il lupacchiotto aveva un radio collare in quanto faceva parte di un progetto di ricerca dell'Università di Lubiana. Lupa e lupo si incontrano e nel 2013 arrivano i lupetti: è il primo branco delle Alpi centro-orientali...
 
 
Ultimo aggiornamento: 26 Agosto, 12:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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