I ladri sfidano anche le ronde
​Boom di furti in Alpago

Sabato 24 Settembre 2016 di Lauredana Marsiglia
I ladri sfidano anche le ronde Boom di furti in Alpago
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Sanno di essere nel mirino da settimane. Ma loro non ci fanno caso. Rubano e tentano di rubare senza ritegno, alla faccia anche delle ronde istituite da tre sere a Chies d’Alpago. Si muovono tra i boschi, diventati ormai le strade alpagote del crimine. Là trovano riparo dai controlli, ufficiali e ufficiosi. Da lì scendono nei paese ed entrano nelle camere da letto mentre la gente dorme. E dopo il "lavoro" capita che si concedano anche un pasto insolente al desco delle loro vittime. Chissà, forse ridendo di loro e di chi si danna a cercarli. Due di loro sono stati immortalati da una foto-trappola messa dai cacciatori nei boschi di Chies per riprendere la fauna notturna. L’immagine è sfuocata. E la banda dei topi d’appartamento è sicuramente più numerosa. In un mese si sono complessivamente contati una quarantina i colpi, tra tentati e riusciti. 
 



Non si dorme più nella conca alpagota, ultimo baluardo a sud della provincia di Belluno, al confine con quella di Treviso. L’altra sera, verso le 20, nella frazione di Tignes, il rosario delle ruberie si è arricchito di un altro grano. E in paese è scoppiata la rabbia, con un gruppo di cacciatori che ha improvvisato una battuta di caccia al ladro. A far scattare la mobilitazione generale, un tentativo di furto in un’abitazione che si trova proprio lungo la provinciale 4, ovvero la strada centrale del paese. I ladri sapevano che la proprietaria era assente e, forse, sapevano anche che negli alloggi e nelle case vicine non c’era alcuno.

A sventare il colpo è stata la mamma della proprietaria dell’abitazione, Anna Bortoluzzi, scesa per dare da mangiare al gatto. Così i malviventi, sentendo arrivare l’auto, sono fuggiti, lasciando però sul posto la punta del trapano manuale con il quale avevano già bucato l’infisso. Il pezzo è stato sequestrato dai carabinieri.
Poche ore dopo, a Borsoi di Tambre, un altro ladro è stato disturbato mentre, con un altro trapano manuale, tentava di aprire una porta. Anche lui è riuscito a rendersi irreperibile nella vicina boscaglia.
Il polso della situazione lo si ha al bar di Tignes. Non si parla d’altro. Si impreca contro un sistema che non protegge la gente onesta. «La gente è inferocita. Un clima pericoloso» afferma Alessandra Dal Borgo che con Riccardo e Tiziana Boccanegra gestisce il bar cooperativa. «E mentre i ladri lavorano, per le strade, le forze dell’ordine fermano solo quelli che vanno a lavorare», aggiunge con rabbia Erio Caviola mentre discute con altri avventori. Più cauto Filippo Sitran che preferirebbe abbassare i toni del dibattito, non certo l’attenzione. «Credo che troppo clamore - afferma - non aiuti il lavoro delle forze dell’ordine. Personalmente non credo molto nelle ronde».
E le istituzione che fanno? Dalla prossima settimana saranno impiegati di notte anche i vigili urbani del Distretto dell’Alpago, con tanto di arma al seguito. Affiancheranno i lavoro delle pattuglie, appositamente potenziate di quattro unità. Entro fine mese arriveranno anche le nuove telecamere. Con la prefettura si lavora per l’istituzione del "controllo di vicinato", praticamente ronde autorizzate. Ma visto la tipologia di ladri non sarebbe male rivolgersi alla Forestale.
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Ultimo aggiornamento: 25 Settembre, 14:43 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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