Azzerati i compensi ai presidenti Ater:
«Ora la Regione deve rimediare»

Venerdì 17 Ottobre 2014 di Alda Vanzan
Palazzo Balbi, sede della Regione
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VENEZIA - Quant'è il 50% di zero? Zero. E così, da luglio, i presidenti delle Ater del Veneto non prendono più un centesimo di stipendio. Il motivo è che la loro indennità è parametrata su quella dei presidenti delle Province, ma siccome le Province non esistono più, adesso devono lavorare gratis.

Il caso delle Ater è esploso ieri a Palazzo Ferro Fini quando sono arrivati i presidenti degli ex Iacp Flavio Frasson (Padova), Alberto Mazzonetto (Venezia), Giovanni Puppato (Belluno), Francesco Pietrobon (Treviso) e Niko Cordioli (Verona), muniti delle deleghe dei colleghi di Rovigo e di Vicenza. I cinque erano convinti di incontrare tutti i sessanta consiglieri regionali, anche per parlare della riforma-blitz delle Ater in base alla quale dalla prossima legislatura spariranno i consigli di amministrazione per lasciare tutto in mano a dei direttori generali. Ma il Palazzo era deserto: avendo finito con un giorno di anticipo la seduta del consiglio, nessuno ieri è tornato a Venezia. C'erano solo il presidente Clodovaldo Ruffato (Ncd) e Bruno Pigozzo (Pd). E a questi due, Frasson & C. hanno raccontato una storia paradossale.

Primo atto: dal maggio 2014 i sette presidenti delle Ater non hanno più la diaria. Erano 13.622 euro lordi all'anno. È stata tolta in applicazione di una delibera della giunta regionale del Veneto (la numero 603 del 29 aprile 2014) sull'interpretazione della spending review. Sempre da maggio, sono stati tolti i rimborsi spese. Le Ater si sono opposte e hanno prodotto il parere del professor Mario Bertolissi - che è poi lo stesso costituzionalista cui ricorre spesso e volentieri la giunta di Luca Zaia - ma non è servito a niente.

Secondo atto: dal 1. luglio sei presidenti su sette non hanno più lo stipendio. Lavorano gratis. Sulla base di una informativa passata in giunta il 17 giugno, il direttore della sezione Edilizia Abitativa della Regione, Marco Bellinello, ha comunicato ai presidenti e ai vicepresidenti delle Ater che le loro indennità mensili di carica sono «azzerate». Erano parametrate sull'indennità dei rispettivi presidenti di Provincia (50% per il presidente, 25% per il vice), ma siccome le Province non esistono più come enti elettivi di primo grado e i presidenti (e pure i commissari) dal 1° luglio operano a titolo gratuito, "ne consegue" che anche nelle Ater si debba lavorare gratis. Frasson prendeva poco più di 42 euro all'anno, Mazzonetto 44mila, Cordioli 36mila. Solo a Treviso, e solo perché il presidente della Provincia Leonardo Muraro è ancora in carica, Pietrobon è pagato. Lo sono anche tutti i consiglieri di amministrazione: hanno gettone di 69,72 euro parametrato a quello del Coreco. Che non esiste più. E anche qui, altro parere di Bertolissi.

Ruffato e Pigozzo si sono impegnati a trattare il tema e a coinvolgere la giunta. «E se è necessario - ha rilevato Pigozzo - torneremo anche sulla legge Toniolo».
Ultimo aggiornamento: 15:25

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