La svolta della Regione: sì ai cimiteri
per animali e un microchip per i gatti

Mercoledì 29 Giugno 2016 di Vettor Maria Corsetti
Cimitero per cani a Parigi
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Via libera per i Comuni che intendano istituire cimiteri per gli animali d’affezione: dopo gli esempi degli amati cani di Peggy Guggenheim e dei levrieri di D’Annunzio al Vittoriale, anche Fido potrà essere trattato come un caro estinto dagli enti pubblici (ora in Veneto esiste soltanto qualche piccolo cimitero privato). Microchip facoltativo anche per i gatti. E una serie di norme innovative che vanno dalla pet-therapy (l’introduzione di animaletti nelle corsie d’ospedale per portare beneficio ai malati) alla possibilità di speciali convenzioni per cibare le bestiole di ciò che le mense umane non consumano.
 

Sono queste e altre le previsioni del progetto di legge sulla «Tutela degli animali d'affezione in prevenzione dei maltrattamenti, dell'abbandono e del randagismo» in Veneto, iniziativa di un folto gruppo di consiglieri regionali appartenenti ai gruppi di maggioranza Lega Nord e Zaia Presidente. Presentato ieri a palazzo Ferro Fini, il provvedimento si configura come una nuova legge quadro, sostitutiva di quella in vigore nel Veneto dal 1993.
Con la frase in premessa «La civiltà di un popolo si misura anche dal modo in cui tratta i propri animali», il testo chiama in causa persino il Mahatma Gandhi. Oltre appunto a consentire ai Comuni la creazione di cimiteri ad hoc (entro 180 giorni dall’entrata in vigore della legge la Giunta regionale potrà fissare i criteri) e all'apertura delle case di cura alla pet-therapy, intende istituire una banca dati veneta per l'anagrafe canina e felina e un albo regionale delle associazioni che si occupano di protezione animali.
Confermata l'obbligatorietà di microchip per i cani e per i gatti posti in vendita, e nel contempo proposta come facoltativa la stessa adozione per quelli domestici. In più, fissati criteri scrupolosi per la proprietà e detenzione di animali d'affezione, oltre a richiamare le più recenti misure per la protezione animale, l'affidamento degli animali maltrattati e il controllo dei cani potenzialmente «morsicatori».
Un portale on line della banca dati faciliterà le pratiche d'affidamento e adozione dei cani randagi. E non minore attenzione è rivolta ai gatti, con il richiamo alla «tutela delle istituzioni» per quelli viventi in libertà. Mentre precise limitazioni vengono fissate per le gare di «equidi ed altri ungulati», in occasione di manifestazioni popolari.(((corsettiv))) L'articolato contempla anche la possibilità di concordare con le Ulss attività di pet-therapy, demandando alle direzioni sanitarie la disciplina dell'accesso degli animali in ospedali e case di riposo. Inoltre le associazioni animaliste, come i privati cittadini che senza scopo di lucro gestiscono strutture di ricovero per animali in stato d'abbandono, avranno libertà di rivolgersi a mense pubbliche e private, supermercati e negozi per il prelievo di residui ed eccedenze di cibo. Pesanti sanzioni sono previste per illeciti gravi come rifugi inadeguati, maltrattamenti, sofferenze e soprattutto commercio illecito di cani e gatti per sperimentazione: da 300 a 3mila e da 5mila(((corsettiv))) a 30mila euro.
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Ultimo aggiornamento: 30 Giugno, 08:19 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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