Benetton cerca opportunità all'estero
Autogrill fa utili ma va giù in Borsa

Venerdì 27 Maggio 2016
Benetton cerca opportunità all'estero Autogrill fa utili ma va giù in Borsa
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MILANO - Per Autogrill non ci sono nuovi partner all'orizzonte, si aspettano tempi migliori. Così il presidente Gilberto Benetton ha gelato il mercato, che ha subito risposto negativamente, facendo scivolare il titolo in Borsa del 4%. Su eventuali alleanze «abbiamo avuto incontri in passato, ma non ci sono state le condizioni per creare valore», ha spiegato l'imprenditore veneto, in occasione dell'assemblea dei soci di Autogrill, convinto che siano «pochissimi i gruppi che si possono combinare con noi. Aspettiamo tempi opportuni». 

Un'alleanza resta comunque nei piani: «Il gruppo è aperto a potenziali combinazioni, ma queste cose succedono quando succedono», ha aggiunto l'amministratore delegato, Gianmario Tondato Da Rous. Il gruppo di ristorazione controllato dalla famiglia Benetton nel prossimo anno e mezzo mira a mettere a segno piccole acquisizioni e a continuare con qualche cessione. Si tratta di investimenti tra i 50 e i 70 milioni che «hanno senso per il nostro business", ha detto Tondato, spiegando che il disimpegno dalle stazioni francesi, con l'avvio delle trattative con Elior per la cessione dell'attività di ristorazione, «non sarà l'ultima uscita da qualcosa che vedrete quest'anno, o nei prossimi 18 mesi, perché stiamo facendo un'operazione di revisione di tutti i canali della nostra società». Autogrill per ora non pensa neanche di avviare ulteriori progetti con Oscar Farinetti, dopo l'investimento nell'area di servizio targata Eataly a Secchia Ovest (Modena), che verrà ufficialmente inaugurata lunedì prossimo. «Non abbiamo in programma ulteriori sviluppi, ma non ci sono preclusioni», ha detto l'amministratore delegato.

L'assemblea degli azionisti di Autogrill ha approvato il bilancio dell'esercizio 2015 e la proposta di distribuire un dividendo di 0,12 euro per azione. Il gruppo ha chiuso il 2015 con un utile netto in aumento a 64,2 milioni di euro e con ricavi di 4,3 miliardi, in crescita dell'11,2% su base annua. I soci hanno inoltre dato il via libera alla delega al consiglio di amministrazione per l'acquisto di azioni proprie per un massimo del 5% del capitale sociale e al piano di phantom stock option riservato ai dipendenti e agli amministratori che coprono cariche particolari.

Gilberto Benetton ha anche sottolineato che Atlantia guarda alla cessione di una quota in Aeroporti di Roma e in Autostrade per l'Italia, ma allo stesso tempo punta verso nuovi investimenti all'estero. «Sia in Adr che in Autostrade per l'Italia ha spiegato - abbiamo il 100% ed è quasi uno spreco». Quindi, «un'eventuale cessione di quote, sia di Aeroporti di Roma che di Autostrade è finalizzata ad investire all'estero, principalmente sul mercato degli aeroporti ma anche in quello delle autostrade».  Oggi, ha aggiunto Gilberto Benetton «come cassa se non facessimo niente saremmo pieni di soldi. Il debito di Atlantia è tra i più bassi del settore».
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