Banche venete, l'Antitrust dà il via libera a Intesa Sanpaolo

Lunedì 10 Luglio 2017
Banche venete, l'Antitrust dà il via libera a Intesa Sanpaolo
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L'Autorità Garante per la Concorrenza e il mercato ha dato il via libera a Intesa Sanpaolo per l'acquisizione degli attivi e rami di azienda delle due banche venete. Come si legge nell'ultimo bollettino l'Antitrust ha deciso «di non avviare l'istruttoria». Tenuto conto della «comprovata mancanza di interesse all'acquisizione dei rami di impresa in oggetto da parte di altri operatori di mercato non si ritiene che la concentrazione in esame sia idonea a pregiudicare l'assetto concorrenziale» nei mercati spiega l'Autorità.

«Nella valutazione complessiva dell'Operazione» l'Antitrust evidenzia inoltre «la marginalità delle quote post-merger nella maggior parte dei mercati interessati, ovvero la marginalità dell'incremento, nonché le specificità riscontrate nei mercati in cui le quote detenute dalle parti risultano significative, senza che ciò si traduca in un reale potere di mercato delle stesse». Nel dettaglio nell'ambito della raccolta l'attività di Intesa Sanpaolo Veneto Banca e Popolare di Vicenza «si sovrappone in circa 90 province, in particolare del Centro-Nord nella quasi totalità delle quali le quote di mercato dell'entità post-merger saranno in generale inferiori al 30%, con incrementi che risultano comunque di portata ridotta, generalmente inferiori al 5%».

«Nelle province nelle quali la sovrapposizione delle quote appare più significativa si registra - si sottolinea nel bollettino - la presenza di numerosi e qualificati concorrenti, quali Unicredit, Bnl e il Gruppo Crédit Agricole, che detengono una posizione di mercato, anche in termini reputazionali, suscettibile di disciplinare le dinamiche competitive.
Peraltro, considerando che la raccolta è sempre più spesso offerta in bundle (combinazione di più prodotti ndr) con altri servizi bancari e finanziari, la struttura complessiva dell'offerta di tali concorrenti si caratterizza per una significativa capacità di attrarre i consumatori, maggiore rispetto» a quella di Intesa e delle banche venete, come dimostrato dalle quote« che esse »detengono negli altri mercati interessati, generalmente inferiori rispetto a quelle che detengono nella raccolta
».
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