Auto blu, riparte lo shopping di lusso nelle Regioni. Ma sorpresa in Veneto

Lunedì 30 Ottobre 2017 di Diodato Pirone
Auto blu, riparte lo shopping di lusso nelle Regioni. Ma sorpresa in Veneto
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L'ultima campanella d'allarme è suonata in Liguria dove, complici i veleni delle polemiche politiche locali, sono emersi i dettagli della lussuosa flotta della giunta: una super premium Lexus ibrida - in comodato - per il governatore, un suv Bmw per la sede di Roma della Regione, e due fiammanti Passat 2.0 da 150 cavalli come ciliegina sulla torta. Vetture oltre il blu, veri status symbol. Decisamente più comode e costose di quelle ipotizzati dalla legge del 2011 che conteneva le auto di rappresentanza per le amministrazioni entro una sobria cilindrata di 1.600 cc. Limite poi derubricato a mero punto di riferimento per gli enti locali da ben due sentenze della Corte Costituzionale (una del 2012 e una del 2016) tese a proteggere l'autonomia degli amministratori dai risparmiosi diktat del governo centrale. Come se non bastasse, sempre in Liguria è sceso da 800 a 500 euro il contributo che pagano alla Regione gli assessori per usare l'auto blu anche per tornarsene a casa la sera senza correre il rischio di essere denunciati per peculato (articolo 314 del codice penale) come prevede la legge anti auto-blu del 2016. Le regioni più virtuose sono Calabria, Emilia, Veneto e Marche che non assegnano vetture neanche al Presidente che deve prenotarla ogni volta che ne ha bisogno. E le Marche non assicurano a nessuno neanche l'autista di fiducia...
 
 

Ultimo aggiornamento: 09:04 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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