Popolare Vicenza e Veneto Banca: aumento di capitale dopo la fusione

Martedì 22 Novembre 2016
Popolare Vicenza e Veneto Banca: aumento di capitale dopo la fusione
L’aumento di capitale di Popolare Vicenza e Veneto Banca si farà. Quando e come è ancora da definire, ma si può ipotizzare che possa scattare nel 2017 una volta varato il piano di fusione. E che possa essere dell’ordine di almeno un miliardo se non due. Alla fine il velo è calato e Alessandro Penati, presidente di Quaestio e gestore di Atlante, ha ammesso la nuova iniezione di liquidità per i due istituti: «È ovvio, lo abbiamo sempre detto. Bisognava tappare il buco e cominciare a fare la ristrutturazione. Ora si devono tirar via gli Npl e fare il piano industriale. Se il piano è buono i soldi si trovano sempre», ha aggiunto l’azionista di controllo di Popolare Vicenza e Veneto Banca che già sei mesi fa aveva salvato i due istituti con 2,5 miliardi totali (1,5 per Vicenza).
Nel frattempo Atlante ha nominato due presidenti: Gianni Mion (Vicenza) e Beniamino Anselmi, dimessosi poche settimane fa. Al suo posto è arrivato Massimo Lanza.
Ieri il cda di Pop. Vicenza ha analizzato i tavoli di conciliazione per rimborsare i 118mila azionisti e l’azione di responsabilità che verrà approvata il 13 dicembre nell’assemblea appositamente convocata. Sul primo punto ci sarà un supplemento d’analisi probabilmente nel cda del 1 dicembre: si ipotizza un rimborso a scaglioni che vada in primo luogo ai piccoli azionisti (oltre 30mila quelli che hanno solo 100 azioni) e che sia in aumento se si opta per una liquidazione più in là nel tempo (si parla di scaglioni a 3, 5, 10 anni). Ma subito non si arriverebbe all’ipotizzato 15% della perdita subito. Per l’azione di responsabilità il consiglio vuole valutare con attenzione il perimetro della futura causa. A oggi le società di revisione sarebbero sempre nel mirino. I reclami già depositati sono vicini a quota 7mila per un danno totale di oltre 600 milioni. La banca per questo capitolo ha accantonato 230 milioni. Chiusura sulle polemiche per il convegno che il sindaco di Vicenza Achille Variati ha organizzato per sabato prossimo: i 5 Stelle l’hanno accusato di muoversi con troppo ritardo ma dall’assise, che vedrebbe presente anche il sindaco di Prato, potrebbero arrivare nuove azioni per stimolare l’azione della procura di Vicenza che ha avviato un’inchiesta ipotizzando i reati di aggiotaggio e ostacolo alla Vigilanza emettendo nove avvisi di garanzia, a partire dall’ex presidente Gianni Zonin dimessosi giusto un anno fa.

Su Veneto Banca sono in azione i magistrati della Procura di Roma: stessi reati di Vicenza, 14 avvisi di garanzia, più gli arresti domiciliari per l’ex Ad Vincenzo Consoli, tra i primi destinatari dalla causa per danni che intenterà la banca presto. E prende corpo anche nel Verbano Cusio Ossola (Piemonte) un’azione collettiva contro Veneto Banca. Nei prossimi giorni si terranno degli incontri con gli azionisti della banca per raccogliere informazioni sulle iniziative collettive promosse dal Movimento Consumatori per ottenere il risarcimento dei danni conseguenti all’azzeramento del valore delle azioni della banca. Degli 88 mila azionisti della società di Montebelluna nella provincia di Verbano Cusio Ossola sono oltre 6 mila quelli che hanno subito un danno totale di oltre 100 milioni di euro dal crollo del valore delle azioni. Numerosi azionisti si sono già rivolti agli sportelli del Movimento consumatori che sta avviando l’azione di gruppo in sede civile e penale.
Ultimo aggiornamento: 23 Novembre, 07:50 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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