VENEZIA - I magnifici “otto”. Sono i primi agrichef d’Italia, "sfornati" oggi dalla Coldiretti veneta, sostenuta nell’iniziativa dalla Regione del Veneto, al termine di un percorso di formazione che ha coinvolto una selezione di titolari di aziende agrituristiche. Non si tratta dell’ennesima interpretazione del valore del territorio, bensì di un progetto nato in occasione di Expo Milano 2015 e immediatamente abbracciato dalla Regione nella prospettiva di creare nuova professionalità, figure specializzate capaci di fare da modello e posti di lavoro.
È in questa direzione che si muove Coldiretti, come precisato dal suo presidente regionale, Martino Cerantola: «Puntiamo a una scuola di formazione permanente capace anche di ampliare e valorizzare l’offerta turistica e agrituristica del Veneto». Tesi che lo vede in sintonia con l’assessore regionale al Lavoro, Elena Donazzan, secondo cui «Quello degli agrichef è un progetto che merita continuità». E anche esportabile, non solo in altre realtà regionali ma pure in una dimensione europea e mediterranea, con il Veneto a fare da promotore a una sorta di start-up formativa.