PORDENONE - Si è parlato spesso della percezione. E si è usato un giro di parole teso quasi a giustificare: l'insicurezza in centro a Pordenone è più percepita che reale. Poi però sono arrivati i numeri a scremare il concetto e a riportare l'ago della bussola nella giusta posizione. Non si tratta solo di percezioni. I reati predatori (principalmente furti, ma anche qualche rapina) l'anno scorso sono aumentati di molto in tutta la provincia di Pordenone. Nel 2023 sono state catalogate 190 denunce, contro le 155 dell'anno precedente. Nel 2021 gli episodi erano stati 146 e nell'anno pre pandemia, cioè il 2019, se ne erano contati 188. Si tratta quindi del record degli ultimi quattro anni. E proprio partendo da questi dati, la Prefettura ha deciso di imprimere una svolta, siglando un protocollo con le associazioni di categoria dei commercianti e le forze dell'ordine per favorire l'installazione di sistemi d'allarme e videosorveglianza direttamente collegati con le sale operative di Polizia e carabinieri.
La svolta in via Mazzini
Via Mazzini a Pordenone è stata forse il simbolo del problema. Brutte frequentazioni, piccoli reati, una situazione turbolenta. «Ma con un'azione incisiva - ha detto il prefetto Natalino Domenico Manno - abbiamo riportato la tranquillità». Azione incisiva come si propone di essere quella derivata dai protocolli firmati ieri, figli di un accordo tra la Confcommercio e il ministero dell'Interno. In sostanza, le associazioni di categoria pordenonesi (ieri presenti Mario Marini per Confesercenti e Fabio Pillon per Ascom) si faranno promotrici nei confronti dei commercianti della possibilità di acquistare e installare dei sistemi di allarme e di videosorveglianza collegati in tempo reale con Polizia e carabinieri. «Per garantire - ha spiegato il questore, Giuseppe Solimene - sia la prevenzione che l'intervento diretto». «Un'iniziativa encomiabile», l'ha definita il comandante provinciale dei carabinieri, Roberto Spinola.
Videosorveglianza collegata alle forze dell'ordine
Il sistema di videosorveglianza dovrà essere in possesso di determinati requisiti per poter essere connesso in tempo reale con le sale operative delle forze dell'ordine.