CASARSA - Si può essere condannati per stalking anche se le vittime di molestie e minacce sono i vicini di casa. È successo a un ottantatreenne di Casarsa, Remo Mortelli, a cui il giudice Licia Consuelo Marino ieri ha inflitto un anno di reclusione per atti persecutori (assolto per le ingiurie). Alla parte civile, due coniugi costituiti con l’avvocato Antonino Di Pietro, è stata riconosciuta una provvisionale immediatamente esecutiva di 5 mila euro. Minacce - secondo l’accusa - ripetute anche sulla porta d’ingresso dell’appartamento: «Vi rovino, andate via terroni maledetti, ve la faccio pagare». All’origine degli attriti c’era anche il fatto che l’uomo, una vita da emigrante in Svizzera, aveva orari molto precisi: si alzava all’alba, andava a dormire alle 21 e quando riposava non voleva sentire rumori, soprattutto quelli prodotti dai tacchi delle scarpe.
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