AZZANO - Raggiunge la doppia cifra, ben 10, con il numero di trofei Itf, il 28enne azzanese, Riccardo Bonadio.
GIOCATORE BRILLANTE
Aperture ampie e tennis brillante, Bonadio è uno tra i giocatori più completi del nostro Paese, ed è pure uno di quelli esteticamente più apprezzabili. Ma spesso non è riuscito a dare continuità ai suoi colpi all'interno di un match o alle sue prestazioni nello stesso torneo.
LA FORTUNA
«La stagione 2021 spiega Bonadio non era iniziata troppo bene, ho avuto difficoltà a vincere quando ne avevo l'opportunità, ma nell'ultimo periodo e all'inizio del 2022, qualcosa fortunatamente è cambiato: adesso sono soddisfatto della mia condizione. Però cerco ancora quella fiducia e quella consistenza che avevo prima della pandemia e subito dopo lo stop del circuito. Entrare nelle qualificazioni degli Slam resta il mio obiettivo principale». Tutti coloro che lo vedono giocare restano ammaliati dal suo rovescio, un colpo di grande eleganza ed efficacia. Tanto da scomodare paragoni illustri con i migliori interpreti del Tour, da Stan Wawrinka a Richard Gasquet.
IL ROVESCIO
Se gli chiedi del suo rovescio a una mano risponde: «Si tratta di un colpo che ho coltivato sin da piccolo con mio padre Marco, il primo artefice, poi negli anni ho cercato di curarne i dettagli, imparando a mettere nel repertorio più variazioni e stando più vicino al campo. In questo momento è un colpo su cui in effetti posso fare affidamento». Per Riccardo, al quale talento, grinta e forza mentale non mancano, tutto è incominciato sui campi del Tc Fiume Veneto, con il papà professore di disegno tecnico alle medie che era anche maestro di tennis, il quale capì che il figlio aveva delle qualità e che tutto quel potenziale doveva essere espresso. Oggi, Riccardo, è passato da tante esperienze diverse, con coach e preparatori atletici che lo hanno formato ulteriormente. Sa cosa significa perdere, ma considera: «credo che alcune volte perdere faccia bene, perché ci impone di ragionare sugli errori commessi». Ma soprattutto ha avuto modo di cambiare il suo approccio al gioco attraverso non soltanto gli allenamenti, ma pure attraverso le letture.
LIBRI E DIETA
Galeotto, in questo senso, fu il libro Il cervello tennistico, mentre dopo aver letto Eat and run di Scott Jurek, Riccardo ha deciso di cambiare alimentazione e di diventare vegano. «Un sacrificio spiega lui perché a me in verità la carne è sempre piaciuta». Anche in questo 2022 appena partito l'azzanese Bonadio gioca con tanta passione e con obiettivi chiari. Tutti i giorni scende in campo e si allena con la giusta intensità e motivazione per migliorare e dare il meglio. Però precisa: «sin da quando presi in mano la racchetta per la prima volta mi sono sempre divertito a praticare questo sport e con gli anni non è cambiato nulla». Tra il diventare il numero 1 del mondo e vincere uno Slam cosa sceglierebbe? «Lo Slam - dice - è un torneo troppo speciale».