«Siamo in vacanza». Rifiutano l'aiuto a
boscaiolo ferito: escursionisti denunciati

Martedì 18 Settembre 2012 di Lorenzo Padovan
La malga Pussa, situata vicino al luogo dell’incidente (archivio)
PORDENONE - Individuati e denunciati per omissione di soccorso i tre escursionisti che, venerd scorso, si erano rifiutati di aiutare un boscaiolo rimasto gravemente ferito da un tronco che stava tagliando in un bosco delle Dolomiti Friulane, in Val Settimana, in comune di Claut (Pordenone).



Fabiano De Filippo, 67 anni del posto, era stato soccorso con difficoltà a causa della distanza dal luogo dell’incidente e dalle difficoltà di comunicazione: 20 chilometri dal primo ripetitore di cellulari. Un giovane collega del boscaiolo l’aveva dovuto lasciare solo seppur seriamente ferito per riuscire a dare l’allarme. E solo - per circa un’ora - l’avevano lasciato anche tre escursionisti che incontrati occasionalmente dall’operaio che cercava di raggiungere un’area con copertura telefonica, alle richieste di aiuto avevano replicano con un «Non abbiamo tempo, siamo qui per passeggiare. Eppoi, non sapremmo proprio cosa fare».



A qualche ora dall’incidente e a soccorsi prestati - il secondo boscaiolo è tornato nel bosco dove ha censito le poche auto in sosta appartenuti a cercatori di funghi ed escursionisti. Ne ha documentato tipo e numero di targa. Poi in paese ha atteso che le auto uscissero dal bosco attraverso l'unica strada di accesso. L'auto su cui il ragazzo aveva i sospetti maggiori - era la più vicina al luogo dell’infortunio - si è materializzata lungo la regionale 251 e gli occupanti, gli stessi che poche ore prima avevano snobbato le sue invocazioni di aiuto, erano a bordo. Il giovane li ha fermati e incalzati, sentendosi dare risposte disarmanti come quelle della mattinata: «Non pensavamo fosse così grave. Ci dispiace».



Giustificazioni che non sono bastate al figlio dell'uomo: Fabiano De Filippo ha consegnato tutta la documentazione fotografica ai carabinieri di Cimolais, affinché procedessero per il reato di omissione di soccorso. Per i militari dell'Arma non sarà difficile assegnare un nome e un volto ai tre escursionisti, partendo dalla targa. Riguardo all’infortunio, è emersa anche un'altra vicenda: derogando ai regolamenti, nella consapevolezza che il loro rispetto avrebbe messo a rischio la tempestività dei soccorsi e la stessa vita del paziente, l'equipaggio del 118 per raggiungere la Val Settimana si è avvalso dell'aiuto della moglie del ferito. La donna si è fatta trovare all'imbocco della strada forestale, è salita in ambulanza e ha indicato, curva dopo curva, come arrivare nel bosco dove il marito si trovava in stato di semi incoscienza.
Ultimo aggiornamento: 7 Aprile, 20:51 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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