Il Comune concede la palestra all'avvocato anti gay per l'incontro che spacca San Martino. Il sindaco: «Non è un patrocinio»

L'incontro che divide San Martino si farà. Dopo le polemiche, la Pro Loco si sfila, interviene il Comune e cambia la sede

Venerdì 6 Ottobre 2023 di Marco Agrusti
Il Comune concede la palestra all'avvocato anti gay per l'incontro che spacca San Martino. Il sindaco: «Non è un patrocinio»

PORDENONE - Il Comune che mette a disposizione la sua palestra per ospitare l'evento, sollevando così la Pro Loco da un bel fardello. La reazione stizzita e un po' scomposta di un parroco che fuori dalla sua chiesa accoglie in bella mostra il volantino della conferenza in mezzo agli altri avvisi destinati ai fedeli. E ancora il "credo" liberista e garantista di un sindaco che solo pochi mesi fa concedeva il patrocinio al Gay Pride di Pordenone. È un intrigo che infiamma la discussione, l'incontro previsto per mercoledì prossimo con l'avvocato anti-gender Gianfranco Amato in calendario a San Martino al Tagliamento.
E ci finisce in mezzo anche la sezione locale degli alpini.

Non tanto come sodalizio, ma per merito o colpa di un singolo membro, firmatario della prima richiesta destinata all'ottenimento di uno spazio per la conferenza.


GLI SVILUPPI
«Sia chiaro - spiega il sindaco di San Martino al Tagliamento, Francesco Del Bianco -, il Comune non ha dato alcun patrocinio e vigilerà che chiunque non commetta apologia di reato». Ma il Comune ha dato la sede. Sì, perché la conferenza di mercoledì con il giurista che in passato si era dichiarato apertamente omofobo non si terrà più nella tensostruttura della Pro Loco, bensì nella palestra comunale. Pochi metri di distanza, ma una differenza bella netta in termini d'immagine. «Tutti possono esprimere le proprie idee - ha aggiunto il primo cittadino - anche se in questo caso non sono assolutamente le mie. Per questo ho acconsentito alla richiesta legata alla palestra. Tutti hanno gli stessi diritti, non esiste la ragione in senso assoluto. Non conosco personalmente il protagonista della conferenza e dispiace che non ci possa essere un contraddittorio. Ma l'importante è che si rispetti la legge. In caso contrario prenderemo provvedimenti. Il patrocinio al gay pride di Pordenone? Rifarei assolutamente tutto». Anche se ad organizzare la conferenza anti-gender di mercoledì sono proprio quei cittadini che contro il patrocinio si schierarono con una petizione.


L'INTRIGO
Primo: l'incontro con il discusso avvocato Gianfranco Amato si farà. Secondo: il Comune offre i locali ma non mette il suo "marchio". Terzo, la Pro Loco di San Martino ha lasciato la scena, anche se sul volantino (ormai superato) è indicata ancora la tensostruttura alle spalle della biblioteca del paese. Ad intervenire è anche il presidente della Pro Loco del piccolo paese, Mauro Zanette. Cerca di tirare le fila di quanto accaduto, ci tiene a spiegare una sostanziale e provata estraneità del sodalizio di San Martino. «La Pro Loco - è la sua difesa - è fatta per aggregare le persone del paese, non per dividerle. La richiesta della tensostruttura è arrivata da un membro degli alpini di San Martino - rivela il presidente della Pro Loco -, ma quando gli è stato chiesto a quale scopo mirasse, ha glissato. A quel punto non abbiamo più potuto concedere l'ok alla struttura e abbiamo passato al materia al Comune. Mi sono attivato immediatamente e il Comune ha agito di conseguenza. Non vogliamo passare per quello che non siamo».

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