Luciana, la barista che insegna ad amare il caffè sbaraglia tutti: il miglior espresso "rosa" è il suo

AZZANO (PORDENONE) - Azzanese d'adozione, la 27enne, Luciana Matera, barista e insegnante dell'Accademia maestri del caffè, è arrivata seconda, unica donna su una decina di partecipanti maschi, alla tappa milanese del Gran Premio nazionale della caffetteria.

Prima di questa finale, aveva vinto, nel 2022, la tappa del Piemonte del Gran premio della Caffetteria italiana, svoltasi ad Alba. Una vittoria che le ha permesso di accedere alla finalissima di quest'anno a Milano, che l'ha portata a salire sul sul secondo gradino del podio. «Anche in questa occasione - spiega orgogliosa Luciana - ho cercato di trasmettere tutta la mia passione e, alla fine, il duro lavoro e l'impegno, mi hanno ripagato. Sono davvero contenta di me stessa. Devo lavorare ancora tanto, questo lo so, è solo l'inizio».

LA GARA
La gara si è svolta così: in circa 13 minuti si dovevano preparare due espressi, due cappuccini con un caffè selezionato, poi due cocktail a base di caffè freddo, e io ne ho presentato uno eno-gastronomico, con il crudo di San Daniele. Un accostamento forse azzardato, ma che è risultato vincente, e ha colpito la giuria. In questo ultimo anno sto lavorando molto su questo fronte, cerco di utilizzare il caffè come ingrediente di preparazioni più elaborate, non solo come bevanda di risveglio della mattina. Accostamenti nuovi; non tutti sono abituati a questi cambiamenti, ma io amo sperimentare. Mi vengono in mente degli abbinamenti altrettanto strani, ma perfetti, come il formaggio con il miele, il risotto alle fragole, il prosciutto con i fichi. Anche con il caffè si possono creare accostamenti impensabili».
Diplomata in ragioneria, dopo aver lavorato in alcune aziende alla scrivania, dietro al computer, ha deciso di cambiare strada, iscrivendosi a un corso di formazione per Caffetteria, a Brescia, per poi diventare insegnante dell'Accademia del caffè. Determinata, solare e con tanta voglia di trasmettere quello che ha imparato, a sua volta, nei vari corsi come barman, o meglio barlady, esperta in particolare nella preparazione di cocktail. Luciana è figlia d'arte, il papà pizzaiolo gestisce, con la mamma, una pizzeria, il fidanzato Vito, è un pasticcere. Luciana, fin da piccola, sentiva il profumo del caffè e della pizza, ma questa bevanda, amata da tutti, la faceva impazzire. «Non esiste nessun'altra bevanda al mondo - afferma - che riesca a dare le stesse sensazioni gustative e olfattive al momento del primo sorso e nei minuti successivi».

LA DECISIONE
Prima di scegliere questa strada, ha atteso qualche anno, e poi ha detto: «vado, è la strada giusta per me!». Così ora fa la barista a tempo pieno e si occupa anche di forno e pasticceria, non dimenticando mai che chi sta dietro a un bancone deve anche saper ascoltare e regalare un po' di serenità. Poi ha seguito L'Accademia italiana maestri del caffè, fino a diventare trainer. Oggi lavora e insegna. Spiega: «Per la riuscita di un ottimo caffè, bisogna saper estrarre il caffè. Con un'estrazione perfetta dell'espresso si andrà a estrarre, dal caffè macinato, ciò che serve per avere una tazza bilanciata e aromatica. La manutenzione della macchina e la sua pulizia sono, in questo senso, molto importanti, elementi basilari che una barista professionista dovrebbe sapere, ma non sempre è così».
Ma la giovane azzanese, oltre a occuparsi di caffè, è esaminatrice, insegnante e giudice internazionale di Latte art, metodo di preparazione, che prevede la lavorazione della schiuma di latte per creare intricati disegni sulla superficie di una calda tazzina di caffè o di un cappuccino. E, su questo metodo, sta creando, insieme alla collega Sabrina, un team Fvg di Latte art. Sui profili social di Luciana, su Facebook e Instagram, si trovano le date dei corsi e altre curiosità.