PORDENONE - Il processo per l'omicidio di Teresa e Trifone ha richiesto in aula della presenza di una figura alquanto insolita: una esperta di napoletano per trascrivere in modo corretto le intercettazioni di Goosuè Ruotolo. La Corte d'assise ha infatto dovuto affiancare al perito una traduttrice che fosse in grado di comprendere la parlata molto stretta del sospettato.
I riflettori della pubblica accusa sono comunque ancora puntati sulla scena del crimine e sull'arma del delitto: il parcheggio del palasport e la Beretta 7,65 ripescata a settembre 2015 nel laghetto del parco di San Valentino. Venerdì, in Corte d'assise, si celebra la settima udienza del processo che vede Giosuè Ruotolo, 27 anni, di Somma Vesuviana, imputato di duplice omicidio aggravato dalla premeditazione. Sono sfilati ventidue dei sessantasei testimoni citati dalla Procura. Dal medico legale al perito balistico, dagli investigatori che hanno coordinato le indagini ai carabinieri che hanno eseguito i rilievi tecnici e recuperato l'arma del delitto.
Traduttrice di napoletano per capire le intercettazioni di Giosuè Ruotolo
Mercoledì 23 Novembre 2016E ancora tecnici e testimoni che potevano riferire sulle telecamere fasulle del palasport.