Olimpiadi di Tokyo, il cordenonese Mirko Zanni è bronzo nel sollevamento pesi col nuovo record italiano

Domenica 25 Luglio 2021 di Redazione
Mirko Zanni durante la gara a Tokyo
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CORDENONS - Il cordenonese Mirko Zanni ha vinto la medaglia di bronzo olimpica nel sollevamento pesi, categoria fino ai 67 chili.

Contestualmente ha stabilito anche il nuovo record italiano, sollevando complessivamente 322 chili. Si tratta della prima medaglia olimpica pordenonese dopo l'oro nel kayak di Daniele Molmenti, a Londra 2012. A vincere è stato il cinese Chen (332 kg), davanti al colombiano Mosquera Lozano (331 kg).

CHI E'

Il ragazzo di Cordenons, classe 1997, era già qualificato l’anno scorso, ma è arrivata la pandemia a rompere le uova nel paniere. Il timore che l’Olimpiade potesse addirittura essere cancellata non ha però intaccato la sua proverbiale calma, una delle caratteristiche più importanti dello Zanni atleta e uomo. «È sempre rimasto positivo, fiducioso ed ottimista», racconta Luigi Grando, il tecnico che lo ha fatto crescere alla Pesistica Pordenone, insieme al “guru” Dino Marcuz, storico maestro del sodalizio naoniano, e che ora lo segue anche nel G.S. Esercito.
«Mirko è l’atleta che ha dimostrato il rendimento più costante nell’ultimo anno – continua Grando -; agli inizi di aprile ha vinto l’oro nello strappo e l’argento nel totale agli Europei di Mosca. Anche a maggio, quando ha avuto una leggera flessione di risultati, si è sempre dimostrato calmo e confidente. Poi, nelle ultime due settimane è tornato ai suoi massimi picchi di forma e questo fa ben sperare».

LA SUA GIOIA

«È stata una trasferta abbastanza dura soprattutto per il jet-leg. Dopo 20 ore di viaggio ci siamo allenati, ma io non dormivo, era un momento che attendevo da tutta la vita. L'avevo visto slittare già di un anno per il Covid. Questa medaglia non è solo mia, ma è il frutto di un lavoro durissimo e lunghissimo». Così Mirko Zanni, collegato dalla dark room di Casa Italia direttamente dal villaggio olimpico di Tokyo 2020 dopo la medaglia di bronzo vinta nel sollevamento pesi, podio che mancava all'Italia nella specialità da 37 anni. «La passione per questo sport è nata da mio padre - ha raccontato Zanni - lui amava il body bulding, e di nascosto da mia madre che era atleta, una volta mi ha portato in palestra e da lì mi hanno detto tutti di continuare che ero dotato. Aveva ragione lui. Questa medaglia non è solo mia, ma è il frutto di un lavoro durissimo e lunghissimo, la dedico a mamma e papà, a mia nonna e ai ragazzi di Pordenone, con tutti si è formata una squadra incredibile. La dedica è per mio nonno che non c'è più ma era con me in gara. Ringrazio anche l'Esercito che non mi ha mai fatto mancare nulla, mi ha sempre supportato al meglio». Collegato da Casa Italia anche il presidente del Coni Giovanni Malagò, che ha ringraziato Mirko: «Sono veramente riconoscente a te per quello che hai saputo fare - le parole del capo dello sport italiano -. E' la vittoria non soltanto tua, che ti devi godere, ma di tutto l'ambiente, il contesto, i presidenti, dopo anni di battaglie contro il doping di chi giocava in modo non corretto. Noi siamo sempre stati dall'altra parte della barricata»

LA FESTA NELLA PALESTRA

I genitori, i compagni di allenamento e gli amici si erano ritrovati alle 13 nella palestra di via Fratelli Rosselli per seguire la finale alla televisione: quando Mirko ha sollevato il bilanciere decisivo c'è stata una vera ovazione con scene di giubilo. Tutti hanno ringraziato Dino Marcuz, storico maestro della Pesistica Pordenone, da dove appunto Zanni è partito con l'attività sportiva per poi approdare al Centro Sportivo Esercito. Per Marcuz è la quarta volta che porta un atleta alle Olimpiadi: Lauzana, Mancino e due volte Boer.

IL SINDACO

«Ha portato sul podio la sua fatica e il suo impegno, e un pezzo della nostra provincia: lo aspettiamo per salutarlo e ringraziarlo perché è il simbolo di quello sport pulito, di quello sport senza fanatismi e storture che ci piace tantissimo. Ha portato in alto la bandiera italiana ma anche quella della nostra provincia». Lo ha affermato il sindaco di Pordenone, Alessandro Ciriani, commentando il bronzo olimpico di Mirko Zanni. «Esprimo non solamente compiacimento, ma davvero grande felicità per questo ragazzo così giovane che ha bruciato le tappe con grande determinazione e ha dimostrato di avere una grinta non comune», ha proseguito Ciriani. Il sindaco ha raccontato di aver «salutato Mirko in Comune ad aprile, quando è venuto insieme alla sua società a trovarmi in municipio, l'ho accolto in loggia e gli ho fatto l'in bocca al lupo. Adesso quel momento assume un significativo ancora più particolare e contiamo di ripeterlo al rientro da Tokyo per celebrarlo degnamente». 

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Ultimo aggiornamento: 19:19 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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