PORDENONE - Inaffidabili, privi di senso di autodisciplina e destinati a una condanna di oltre tre anni. Per questi motivi il Tribunale del Riesame di Trieste rigetta il ricorso di Enis Shafloqi, Lorenc Shafloqi e Elton Alia, i tre albanesi che la sera del 15 novembre per sfuggire ai Carabinieri di Pordenone si gettarono nel Livenza.
Catturati a Meduna, rilasciati su indicazione della Procura di Treviso e poi bloccati a Malpensa mentre si imbarcavano su un volo diretto a Vienna, tutti e tre sono sottoposti a misura cautelare in carcere per concorso in furto in abitazione aggravato e ricettazione. I giudici del Riesame hanno confermato pienamente la linea dei magistrati di Pordenone - il pm Monica Carraturo e il gip Alberto Rossi - calcando la mano sul fatto che i tre andavano a rubare come se fosse «un qualsiasi mestiere», che vivevano «nell'ombra sotto lo scudo di diverse identità fasulle» e che sarebbe irragionevole attendersi una «spontanea osservanza anche solo del regime degli arresti domiciliari».
I tre erano stati intercettati con un'Audi A6 station wagon da 50 mila euro rubata l'11 novembre a un romeno che abita a Pordenone.
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