Europee, in Friuli i candidati si scontrano sulle moschee. Cisint: «Sostituzione etnica». Vito: «Spauracchio, non ha nulla da proporre»

Ferve la campagna elettorale e il livello dello scontro politico si alza

Sabato 11 Maggio 2024 di Loris Del Frate
Moschea

PORDENONE/UDINE - La corsa per un posto a Bruxelles è nel pieno del suo svolgimento e oramai è chiaro su quali temi i candidati regionali si stanno concentrando per cercare di fare colpo sugli elettori. Non ci sono dubbi sul fatto che i due "corridori" più silenziosi, nel senso che hanno evitato scontri (se non vengono tirati in mezzo) o scelto temi divisivi sui quali spendersi, sono il sindaco di Pordenone, Alessandro Ciriani e l'assessore regionale alle Risorse agricole, Stefano Zannier. Si sono tirati avanti per tempo, hanno fatto i loro grandi manifesti che hanno piazzato in regione nei luoghi strategici e nelle altre regioni legate alla Circoscrizione elettorale che comprende anche il Trentino Alto Adige, il Veneto e l'Emilia Romagna. Per il resto testa bassa e pedalare. Alessandro Ciriani si è già fatto alcune migliaia di chilometri per incontrare altri candidati, cercare alleanze, portare sul tavolo temi concreti ascoltando le persone. Più o meno la stessa cosa che sta facendo Stefano Zannier, anche lui impegnato a girare parte del Nordest.

Una campagna elettorale "silenziosa" ma fatta mostrando la faccia.

Lo scontro sulle moschee

Chi, invece, ha scelto la lotta a viso aperto è la candidata della Lega, Anna Maria Cisint che ha caratterizzato la sua campagna elettorale con il "muro agli stranieri", in particolare a quelli di fede islamica. Non a caso ha creato prima la "questione Monfalcone" con la chiusura dei Centri di preghiera, poi ha pestato sull'acceleratore arrivando a parlare, come avevano già fatto alcuni in Fdi di "sostituzione etnica" e della necessità di bloccare gli arrivi fermando, soprattutto quella che lei considera "l'arroganza degli stranieri che pensano di essere a casa propria calpestando le nostre tradizioni". Evidentemente questo tema, seppur visto dalla parte opposta, sta piano piano inglobando anche la candidata regionale del Pd, Sara Vito che è andata all'attacco della Cisint. «Anche nel giorno della Festa d'Europa Annamaria Cisint semina parole che inquinano la convivenza delle nostre comunità e getta ombre sullo scenario internazionale. Agita lo spauracchio del pericolo islamico perché non ha nulla da proporre, perché nell'Europa non crede e si candida per farla a pezzi con l'estrema destra. Da Granada a Odessa, da Siracusa a Tallin, l'identità europea si costruisce e si difende con la forza di un pensiero che attraversa duemila e cinquecento anni, con politiche sociali ed economiche comuni». L'invito alla Cisint è «ad evitare crociate ideologiche e a non brandire la croce cristiana come arma di contrapposizione religiosa e culturale».

Seppur con toni e proposte diverse, anche la sottosegretaria Sandra Savino di Forza Italia entra nel fango della lotta religiosa. «Rischiamo di confondere il problema con la soluzione. Chiudere o impedire di usare determinati luoghi come luogo di culto per i musulmani non risolve il problema, anzi, amplifica gli effetti negativi. Se vogliamo esorcizzare il rischio che il terrorismo prosperi in casa nostra, dobbiamo creare le condizioni affinché i musulmani si possano trovare in sedi sicure e controllabili, non indurre alla clandestinità chi vuole pregare. La nostra società è multireligiosa e i centri di preghiera autorizzati possono spegnere sul nascere focolai potenzialmente pericolosi». Savino chiude: «Auspico che tutti abbiano l'equilibrio di capire il senso di questa presa di posizione. Saremo irremovibili nel punire chi delinque, ma non possiamo pensare di fare propaganda sulla religione».

Arriva Bonaccini

Chi va invece su altre strade è il capolista del Pd, Stefano Bonaccini che domenica 12 maggio sarà in regione. A Pordenone alle 13:30 ha scelto un sito sicuramente importante e significativo: il piazzale davanti all'ospedale in via Montereale dove ci sarà anche Sara Vito. Il sito è un segnale inequivocabile del fatto che il Pd punta sulla sanità pubblica. Bonaccini sarò poi in piazza Roma a Roveredo in Piano dove si vota anche per il rinnovo del sindaco e alle 16 raggiungerà Porcia alla loggia dell'ex municipio in via Marconi dove ci sarà un incontro pubblico. Infine alle 18.30 sarà a Udine, al parco Brun in viale Vat dove incontrerà la popolazione. 

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