Il meteo fa impazzire le api: a rischio l'intera produzione di miele

Martedì 1 Giugno 2021 di Davide Lisetto
Alveari, a causa del meteo gran parte della produzione di miele ad alto rischio
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PORDENONE -  La pazza primavera di questo 2021 sta mettendo in ginocchio il settore dell’apicoltura. Prima le gelate di inizio aprile, poi le piogge, le grandinate e le basse temperature - rispetto alla media di stagione - del mese di maggio rischiano di compromettere quasi l’intera produzione di miele di questa parte di stagione. L’allarme - per un settore che nel Friuli occidentale conta oltre 8.600 alveari, circa 720 apiari e un Consorzio con oltre quattrocento soci - è lanciato dalla Coldiretti provinciale. «Le condizioni meteo anomale per la primavera e l’instabilità del tempo che sta proseguendo - spiega l’associazione dell’agricoltura - anche in questa fine di maggio hanno ormai compromesso definitivamente i tre quarti della produzione dei mesi primaverili. Ora per recuperare in parte la stagione si spera nella seconda produzione, quella che avviene anche nelle aree pedemontane e montane nei mesi di giugno e luglio». Nei prossimi mesi nelle bancarelle dei mercati agricoli e negli scaffali dei supermercati sarà più difficile trovare il miele dell’ultima stagione.
 

METEO PAZZO
E dire che fino a inizio aprile le condizioni sembravano favorevoli a un’annata molto buona. «L’annata era cominciata con buone prospettive - spiega Elia Infanti, trentenne apicoltore titolare di un’azienda agricola a Sesto al Reghena oltre che presidente del Consorzio Apicoltori Pordenone -: famiglie di api numerose e fioriture che fino a quel momento promettevano ottimi risultati. Poi però tutto è cambiato». Il 6, 7 e 8 aprile si sono verificate le super-gelate fuori stagione. Le temperature scese bruscamente sotto lo zero hanno interrotto la fioritura del tarassaco e causato pesantissimi danni ai ciliegi e all’acacia, essenze basilari per la produzione del miele. «Il successivo clima instabile - spiega ancora il giovane Elia Infanti, una passione per gli alveari sin da piccolo e un diploma di perito agrario alla scuola di Spilimbergo prima di avviare la sua azienda nel paese dell’Abbazia - con grandinate e piogge per buona parte del mese di maggio ha peggiorato ulteriormente la situazione». Risultato: di fatto azzerata la produzione del miele di acacia e rischia di essere compromessa, a causa dei danni alla fioritura dell’acero montano, anche la produzione del miele collinare.
 

ALVEARI “CONGELATI”
Il gelo ha distrutto le fioriture primaverili.

Inoltre, con le basse temperature le api non volano e non escono dall’alveare. «Le api - spiega ancora il produttore di miele - con le temperature troppo basse per la stagione in cui siamo non hanno la possibilità di raccogliere il nettare e quindi dobbiamo “alimentare” gli alveari per sostenerli. Il clima anomalo ha interrotto la naturale attività della bottinatura, la raccolta di polline e nettare da parte delle api». Insomma, un danno enorme per il settore. Gli scorsi anni a fine maggio circa l’80 per cento della produzione dei primi mieli in pianura e in collina era già avvenuta. Ma c’è anche un altro problema: le condizioni meteo instabili hanno impedito le visite ogni otto o nove giorni degli operatori agli alveari e questo ha favorito la sciamatura. «Così - conclude Elia Infanti - ci troveremo con alveari molto meno popolosi e quindi meno produttivi nella seconda parte della stagione. Sempre sperando che il tempo a giugno migliori». Sulla pesante situazione è intervenuto anche il sindaco di Polcenigo Mario Della Toffola, territorio ricco di produttori di miele. «Il settore in Italia conta una fatturato di 50 milioni di euro all’anno. Il rischio cui vanno incontro le aziende che hanno questa come attività primaria è semplicemente quello della chiusura definitiva. E molti appassionati che contribuiscono alla produzione di qualità dovranno abbandonare». Il sindaco ha chiesto un incontro urgente con l’assessore regionale all’Agricoltura Stefano Zannier e ha interessato anche il senatore Luca Ciriani.

Ultimo aggiornamento: 13:55 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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