PORDENONE - Un sorpasso, gli insulti dall'auto, poi l'inseguimento fino al distributore di benzina lungo viale Treviso dove un libero professionista pordenonese di 62 anni viene preso a pugni in faccia da un russo sui quarant'anni davanti ad alcune persone che, indifferenti a quanto stava accadendo davanti ai loro occhi, a fine pestaggio non hanno nemmeno chiesto all'uomo finito se avesse bisogno di aiuto.
Il sessantaduenne si è poi recato da solo al Pronto soccorso del Santa Maria degli Angeli, dove i medici hanno scoperto che, oltre a varie lesioni al volto e al collo, aveva tre costole rotte. Il che significa trenta giorni di prognosi. A raccontare questa terribile esperienza è proprio la vittima. «Ho girato il mondo - racconta G. B. - e queste cose le ho viste in America Latina o negli Usa, ma mai in Italia. Tantomeno a Pordenone. Mi sono sentito afferrare per il collo e poi ho visto questo energumeno, non molto alto ma palestrato sui quarant'anni, che mi tirava pugni in faccia. Ho cercato di ripararmi e di girami e allora mi ha colpito forte su un fianco. Tu mi hai superato, mi ha detto mentre mi picchiava. Io sono russo e non ho paura di nulla. Poi se ne è andato».
© RIPRODUZIONE RISERVATA Il sessantaduenne si è poi recato da solo al Pronto soccorso del Santa Maria degli Angeli, dove i medici hanno scoperto che, oltre a varie lesioni al volto e al collo, aveva tre costole rotte. Il che significa trenta giorni di prognosi. A raccontare questa terribile esperienza è proprio la vittima. «Ho girato il mondo - racconta G. B. - e queste cose le ho viste in America Latina o negli Usa, ma mai in Italia. Tantomeno a Pordenone. Mi sono sentito afferrare per il collo e poi ho visto questo energumeno, non molto alto ma palestrato sui quarant'anni, che mi tirava pugni in faccia. Ho cercato di ripararmi e di girami e allora mi ha colpito forte su un fianco. Tu mi hai superato, mi ha detto mentre mi picchiava. Io sono russo e non ho paura di nulla. Poi se ne è andato».