PORDENONE - Fattori genetici, aumento dell'età media ma anche cattive abitudini, soprattutto alimentari e legate al fumo. Nella Destra Tagliamento si registra un'impennata del numero di persone affette da reumatismi: circa 18/20%. Malattie che - precisa uno dei massimi esperti a livello nazionale del settore, il pordenonese Pierantonio Ostuni, 63 anni, a lungo in servizio alla Clinica reumatologia di Padova - si possono contenere ma sono estremamente difficili da curare.
«Le regioni più fredde sostiene il medico, ora primario del reparto di Medicina all'ospedale di Treviso sono generalmente quelle che maggiormente espongono le persone al rischio di contrarre malattie reumatiche. Artrite, artrosi ma anche la fibromialgia che nel 95% dei casi colpisce le donne. L'alimentazione è un fattore predominante nella prevenzione: dove si consuma più olio e pesce, i cosiddetti reumatismi vengono controllati. Il fumo, invece, è un fattore altamente negativo e ha un'incidenza notevole. Per non parlare poi di chi è sovrappeso: aumenta la possibilità di sviluppare artrosi e artrite».
© RIPRODUZIONE RISERVATA «Le regioni più fredde sostiene il medico, ora primario del reparto di Medicina all'ospedale di Treviso sono generalmente quelle che maggiormente espongono le persone al rischio di contrarre malattie reumatiche. Artrite, artrosi ma anche la fibromialgia che nel 95% dei casi colpisce le donne. L'alimentazione è un fattore predominante nella prevenzione: dove si consuma più olio e pesce, i cosiddetti reumatismi vengono controllati. Il fumo, invece, è un fattore altamente negativo e ha un'incidenza notevole. Per non parlare poi di chi è sovrappeso: aumenta la possibilità di sviluppare artrosi e artrite».