PORDENONE - Dopo l'invasione di ottobre, un fenomeno mai visto prima, che ha sconvolto i pordenonesi, ora si contano i danni fatti alle colture dalla cimice asiatica, un insetto famelico, per il quale in natura non esiste un antagonista e contro il quale, a causa dell'alta prolificazione, ben poco si ottiene con gli anti-parassitari. Il comparto maggiormente danneggiato da questo insetto è quello delle mele, che in provincia interessa l'area pedemontana, da Polcenigo a Monterale, e anche parte della Bassa, a Casarsa, a Valvasone e nei comuni a ridosso del Codroipese. Nella zona a Sud della provincia è come se fosse passato Attila. Le mele bucate e succhiate dalla cimice, solo una volta messe nei cassoni e riposte nei frigoriferi si sono annerite, diventando invendibili sui mercati. Il danno maggiore è stato fatto alle mele e alle pere, ma gli insetti hanno incominciato a interessarsi anche all'uva e ai kiwi.
Ultimo aggiornamento: 13:14
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