​Doveva stare solo sei mesi ad Haiti. Da 12 anni Barbara fa l'infermiera e aiuta i poveri in Africa

"Quando ho toccato con mano come vivevano non ho avuto più il coraggio di lasciarli. Adesso, però, stacco"

Mercoledì 9 Agosto 2023 di Loris Del Frate
Doveva stare solo sei mesi ad Haiti. Da 12 anni Barbara fa l'infermiera e aiuta i poveri in Africa

Dovevano essere sei mesi di volontariato. Una esperienza ad Haiti, l'anno dopo il grande terremoto che sconvolse l'isola. Da allora, però, Barbara Andreuzzi ha scelto un'altra vita. Ha mollato tutto quello che aveva e si è dedicata a chi non ha nulla. Era il 2011. Barbara Andreuzzi, oggi 49 anni, viveva a Bassano del Grappa e lavorava come infermiera nel reparto di Medicina dell'ospedale. Originaria di Lestans di Sequals dove vivono ancora i suoi genitori, si era laureata infermiera ed era andata subito a lavorare all'ospedale di Spilimbergo.

Tre anni, sempre nel reparto di medicina. Poi il matrimonio, altri sei anni a Bassano e infine la "folgorazione sulla via di damasco". I sei mesi di volontariato sono diventati 12 anni a lavorare per chi ha veramente bisogno.


Cosa è successo in quel 2011?
«Sei mesi ad Haiti. Invece è diventata una scelta di vita. Ho deciso che il mio destino era quello».


Perchè mai? Non stava bene a casa sua?
«Dopo aver fatto quei sei mesi è scattata una cosa dentro di me. Non potevo tornare a casa e far finta di nulla, dimenticare quell'esperienza che mi aveva dato tanto. Non ce la facevo. E così ho deciso di partire ancora. Poi le esperienze si sono susseguite e ho capito che quella vita, quell'aiuto, anche minimo che io portavo a chi non aveva nulla, mi faceva stare bene dentro. Così ho dato un taglio netto a tutto il resto e ho proseguito a fare la cosa che mi faceva felice. Avevo toccato con mano come vive l'altra metà del mondo e onestamente non me la sono sentita di lasciarli».


Dove è andata in tutti questi anni?
«Adesso sono in Tanzania e sto lavorando a un progetto bellissimo, dare consapevolezza a tante giovani danni, farle conoscere i rischi delle malattie, la sicurezza di una vita che non deve per forza essere drammatica e finire male per una malattia o per un parto. C'è anche un'altra cosa interessante in questo progetto. Per la prima volta non sono in un sito rurale, ma in città. È un cambio di vita importante».


Oltre alla Tanzania?
«Beh sono stata in Angola, in Mozambico, sono tornata ad Haiti. Insomma, in 12 anni di esperienza ho girato parecchi posti».


È mai stata in pericolo?
«Non ho mai rischiato la vita, se è questo che vuole sapere. Ho sempre lavorato con associazioni che curano molto la sicurezza, peso oggi al Cuamm, una organizzazione veramente speciale. L'unica volta che forse avremmo potuto avere qualche problema è stato in Mozambico. Eravamo proprio nella zona dove ci sono stati i disordini e dove è iniziata la guerra. Fortunatamente eravamo partite qualche giorno prima. In Tanzania, dove sono adesso, è tutto calmo e nessun problema neppure in Angola. Anzi, è una terra bellissima».


Senta, ci vuole più coraggio o incoscienza a lasciare tutto, come ha fatto lei e partire ad aiutare chi sta male nelle zone più povere del mondo?
«Non lo so per la verità. Forse un po' di tutte e due. Non ho mai avuto paura, anche per il fatto, come ho detto, che abbiamo sempre lavorato nella massima sicurezza. Posso dirle che a me sembra così naturale fare quello che faccio che onestamente non mi pongo problemi di questo tipo».


Barbara Andreuzzi ieri stava prendendo l'aereo per tornare a casa. A Lestans dai genitori e dalla sorella che vive a Trieste.
Ha finito di andare lontano?
«Onestamente non so ancora cosa farò. Adesso aveva bisogno di staccare. Dopo 4 anni in Tanzania sentivo la necessità di stare accanto agli affetti più cari. Ho due nipoti, me li voglio godere un po', non solo vederli e sentirli per telefono. Poi voglio stare anche a casa con i miei. Se tornerò via adesso non sono in grado di dirlo. Certo che dopo una scelta di vita come quella che ho fatto tornare indietro non è più possibile».

Ultimo aggiornamento: 10 Agosto, 10:16 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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