Frode fiscale, il giudice ordina
il sequestro della Porsche Cayenne

Venerdì 29 Aprile 2016 di Cristina Antonutti
Frode fiscale, il giudice ordina il sequestro della Porsche Cayenne
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BRUGNERA - Due crac e una falsa fatturazione: tre processi distinti, ma uniti da un unico disegno criminoso. Lo ha dimostrato la difesa di Alfeo Pessotto, 66 anni, imprenditore di Brugnera, che ieri ha beneficiato ancora una volta della continuazione mitigando la pena a 8 mesi di reclusione, che vanno a sommarsi ad altri due patteggiamenti. Non ha potuto evitare, però, la confisca di una Porsche Cayenne e di beni mobili ed immobili fino a raggiungere la somma di 109 mila euro. A tanto, infatti, ammonta il danno erariale.
Il giudice Giorgio Cozzarini ha applicato la pena accessoria dell’interdizione dalle attività commerciali per 8 mesi. In quanto per la coimputata, la moglie Liliana Enache, a cui era intestata la ditta, è stata pronunciata una sentenza di assoluzione secondo il nuovo orientamento della Cassazione per quanto riguarda i prestanome (mancanza dell’elemento soggettivo del dolo).
A difendere la coppia c’era l’avvocato Sergio Gerin. I due coniugi dovevano rispondere di concorso in reati fiscali, nello specifico falsa fatturazione e omesso versamento dell’Iva. Pessotto qualche anno fa aveva già patteggiato 1 anno e 7 mesi per il fallimento della New World System Srl. Si era rimesso in gioco fondando un’altra società, la World System, intestandola alla moglie. Anzichè realizzare mobili, con la nuova ditta aveva cominciato a commercializzare macchinari. Ed è per questo che verrà coinvolto nella bancarotta distrattiva della Arredo System di Fontanafredda, per la qualche patteggiò 6 mesi in continuazione con il crac New World System. Il processo di ieri si intreccia con il crac di Arredo System. Pessotto, infatti, da quest’ultima ditta aveva acquistato macchinari in modo fraudolento per venderli a World System. Con il fallimento dell’azienda si è aperto un problema: a chi intestare le fatture per i macchinari? Oltre 600 mila euro, di cui 118 mila di Iva? Viene tirata in ballo un’azienda di Medicina (Bologna). Ed ecco spuntare le fatture false per le quali ieri è stato processato e condannato, in continuazione con la bancarotta Arredo System, a 8 mesi di reclusione. Sommate le pene inflitte nei tre distinti processi, la condanna finale è di 2 anni e 9 mesi.
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