Lo sfogo dei residenti: «Escrementi dei cani sulle strade, non se ne può più, il Comune intervenga»

Venerdì 15 Luglio 2022 di Michelangelo Scarabellotto
Deiezioni canine sulle strade, residenti insorgono

SACILE - Escrementi di animali, alcuni di grossa taglia, urine che imbrattano strade, marciapiedi e piedistalli di monumenti, offrono di Sacile uno spettacolo poco edificante e che non depone a favore di una Sacile che ama definirsi il Giardino della Serenissima. La denuncia arriva da tanti sacilesi di varie vie del centro e della immediata periferia: viale Zancanaro, Piazza del Popolo, giardino dell'Ortazza, viale Trieste, portici di via Garibaldi, viale Lacchin per non parlare di San Liberale e Campo Marzio, dove proprio ieri mattina, denuncia un automobilista che, mentre stava recuperando la vettura dal parcheggio dove a pochi metri di distanza alcuni bambini stavano giocando, ha visto due signore prive di paletta e sacchetto che, accompagnate da due cani di grossa taglia, erano pronte a ripartire, senza curarsi che uno dei due amici aveva fatto i propri bisogni accanto a un'auto in sosta.

LE REGOLE NON RISPETTATE
Gli animali hanno bisogno di sfogarsi all'aria aperta, ma i loro proprietari sarebbero tenuti a raccogliere le deiezioni, cosa che non sempre accade.

Gianfranco Zuzzi, rappresentante del movimento Cittadinanza Attiva per Sacile, ha visto dei cani liberarsi ai piedi delle colonne della Loggia del Municipio, sulla fioriera che dovrebbe abbellire il loggiato sulla scalinata che porta al municipio, ma anche nel sottoportico di Palazzo Ragazzoni, nei portici di via Garibaldi.

LA SOLUZIONE
Chiamata in causa è l'amministrazione comunale alla quale i sacilesi rivolgono un appello affinché nel momento in cui «il cane - dice Zuzzi, è diventato ancora di più l'amico delle persone, non sia il caso di ricollocare i cestini che contenevano i sacchetti e la paletta, così che non ci siano alibi per chi non ne è munito? Il Comune che alcuni anni fa aveva messo a disposizione dei contenitori da dove era possibile fornirsi di sacchetto e paletta, che però sono scomparsi. A fare scuola - conclude Zuzzi - è il Trentino Alto Adige, dove nel momento in cui prenoti le vacanze informando di portare il cane, ti indicano la zona riservata alla sgambata dell'animale. Non si pretende tanto anche a Sacile, ma almeno che ci sia un'area facile da raggiungere dove far passeggiare l'animale, onde evitare, come già successo, che venga scambiata per area per cani l'ex area dell'Oratorio che dovrà ospitare il parco Urbano».

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