Designer morto, stava testando
la stufa a pellet fatta da un amico

Sabato 21 Novembre 2015 di Cristina Antonutti
Designer morto, stava testando la stufa a pellet fatta da un amico
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ZOPPOLA - Stava testando una stufa a pellet artigianale realizzata o, comunque, messa a disposizione da un amico. Ilvio Verona, il designer di 69 anni trovato morto nel sonno la notte tra sabato e domenica nella sua abitazione di via Filanda 1, a Orcenico Inferiore, si stava scaldando con una stufa in acciaio Inox alta 1,80 e del diametro di una quarantina di centimetri. L’aveva posizionata in ufficio, stanza che è attigua alla camera da letto, e aveva la lasciato la porta aperta affinchè il calore si diffondesse in entrambi i locali.



Il sospetto degli inquirenti è che a determinare il decesso di Verona (cardiopatico) siano state le esalazioni di monossido di carbonio sprigionate dalla stufa, che non era collegata all’esterno con una canna fumaria. Nelle stanze dell’ex filanda, inoltre, non c’erano prese d’aria. Nonostante i carabinieri di Fiume Veneto avessero arieggiato i locali, domenica pomeriggio i vigili del fuoco di San Vito hanno comunque rilevato tracce del micidiale gas.



A coordinare gli accertamenti è il sostituto procuratore Marco Brusegan, che ha disposto l’autopsia e aperto un fascicolo per l’ipotesi di omicidio colposo. Come atto di garanzia, affinchè abbia la possibilità di difendersi nominando un legale ed eventuali consulenti in vista dell’autopsia, è stato indagato l’amico che ha messo a disposizione di Verona la stufa. Fondamentale, ai fini dell’indagine, sarà il risultato dell’esame tossicologico. Se verrà confermata l’intossicazione da monossido di carbonio, saranno necessari ulteriori approfondimenti sul funzionamento della stufa e sulle circostanze in cui Verona ne è venuto in possesso. I carabinieri sono già al lavoro.



Una decina di persone - amici e conoscenti che avevano avuto contatti con Verona nei giorni precedenti - è stata sentita. È emerso che il designer avrebbe portato a casa la stufa circa una decina di giorni fa. Pare che la stesse testando in vista di una possibile commercializzazione.



Verona, originario della provincia di Udine, era molto conosciuto nel Pordenonese (aveva abitato anche ad Azzano Decimo). Uomo di cultura, arredatore di interni e curatore di svariate mostre, da diversi anni si occupava lampade a led. Aveva creato una ventina di modelli chiamandoli con i nomi di scrittori o poeti friulani.
Ultimo aggiornamento: 3 Novembre, 16:59 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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