I periti: «L'Audi di Giosuè lasciò il park del Palasport dopo il delitto»

Lunedì 30 Gennaio 2017
Giosuè Ruotolo e le vittime Trifone Ragone e Teresa Costanza
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PORDENONE - L'Audi A3 di Giosuè Ruotolo abbandonò il parcheggio del palazzetto dello Sport di Pordenone dopo che fu commesso il duplice omicidio di Teresa Costanza e Trifone Ragone. È la conclusione a cui sono giunti i periti di parte della Procura, gli ingegneri Paolo Reale e Giuseppe Monfreda, all'esito della loro consulenza nella quale hanno ricostruito i tempi degli spostamenti della vettura dell'imputato, il percorso del runner che passò in zona, e sincronizzato i tempi riportati dalle diverse telecamere.

Lo hanno riferito questa mattina in aula nel corso della 15ma udienza davanti alla Corte d'Assise del tribunale di Udine.
Gli esperti hanno analizzato il sistema di videosorveglianza e calcolato che l'ora reale corrisponde all'ora del fotogramma, più 4'23". I periti hanno anche riferito le differenze tra i modelli di Audi A3 e A3 sportback,
«indistinguibili se viste frontalmente». La loro audizione prosegue con l'approfondimento sugli altri aspetti trattati nella consulenza: una sessione di test svolti sul luogo del crimine, il percorso dell'Audi A3 e la rilevazione delle telecamere, il lancio della pistola nel laghetto e le verifiche sulle testimonianze.

Ore 19.47. È questo il momento in cui sarebbero stati esplosi i colpi nel parcheggio del palazzetto dello sport di Pordenone la sera del 17 marzo 2015, con cui vennero uccisi Teresa Costanza e Trifone Ragone. L'orario, con una «forbice» di una quarantina di secondi, è stato fissato dai consulenti della Procura, gli ingegneri Paolo Reale e Giuseppe Monfreda, sulla base dei tempi di percorrenza del tragitto del runner Maurizio Marcuzzo, che udì gli spari poco dopo essersi allontanato dal parcheggio. Il lavoro di ricostruzione di tempi e spostamenti del runner e dell'Audi A3 di Giosuè Ruotolo, illustrato oggi in aula, è stato eseguito a ritroso partendo dal passaggio certo della vettura e di Marcuzzo alle 19.50, a distanza di una ventina di secondi l'uno dall'altro, sotto la telecamera all'incrocio tra via Gramsci e via Interna. Calcolando un tempo medio di percorrenza dell'Audi A3, i consulenti hanno quindi collocato l'uscita di Ruotolo dal parcheggio dopo l'omicidio. «Non c'è nulla di scientificamente rilevante», ha obiettato l'avvocato della difesa Roberto Rigoni Stern, anticipando qualche contenuto della propria consulenza di parte: «Ci sono delle ricostruzioni sulla base di quattro simulazioni che danno quattro esiti differenti. Non possiamo stabilire un dato certo con queste simulazioni, soprattutto per quanto riguarda la velocità del veicolo di Ruotolo. Più alta è la velocità del runner più Ruotolo è fuori dalla scena del crimine. Noi faremo una simulazione sulla base dei dati concreti, quelli che riguardano l'ultima parte del fotogramma in cui si vede il runner con la velocità reale. Finché non abbiamo un'ora certa del delitto è difficile stabilire la validità dello studio che è stato condotto. E ancora oggi - ha concluso - non ci hanno detto qual è l'orario del delitto».
Ultimo aggiornamento: 18:04 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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