Crozza a Pordenone: «Una città
conosciuta per Mal e le liste civiche»

Domenica 29 Maggio 2016 di Pier Paolo Simonato
Maurizio Crozza, ieri sera a Pordenone
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PORDENONE - Ridere, piangere o arrabbiarsi? Meglio la prima opzione, certo. Ma le "macchiette" del genovese Maurizio Crozza raccontano così bene la buffa Italietta moderna che un pizzico di sdegno non si può evitare. C’erano almeno duemila persone, sabato sera al Forum di Pordenone, a seguire il viaggio proposto da Le meraviglie di Crozza. È la versione dal vivo, riveduta e corretta, del filone tv di Crozza nel Paese delle meraviglie. Tutti hanno riso, cantato, dialogato con il comico che ha frullato di tutto, partendo dalla sua "visione" di Pordenone, l’ex Manchester del Friuli. «Essere qui è il sogno di una vita - ha spiegato - volevo anche farci il viaggio di nozze: qui avete Mal dei Primitives e il "muset", le due cose più indigeste d’Italia. Siete l’unico Comune che ha più liste civiche che numeri civici. Nel 1968 c’era il maggio francese, l’amore libero e voi che facevate pratica per l’indipendenza da Udine».
L’introduzione è servita a scaldare i fan, per proseguire a colpi di monologhi politicamente scorretti: il premier Matteo Renzi, l’azzurro Renato Brunetta, i citati Razzi e Verdini. E ancora, il cuoco vegano (ama segretamente la carne e dialoga con le zucchine), il Papa, Montezemolo, Della Valle e tanti altri. Risate un po’ amare, sì, ma soprattutto catartiche.
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