Morti Covid, la banca dati della Regione è tra le più attendibili a livello internazionale

Mercoledì 31 Agosto 2022 di Loris Del Frate
Banca dati Covid Friuli tra le migliori al mondo
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TRIESTE - «Non lo dico io, lo dice Lancet - spiega l'assessore alla Sanità, Riccardo Riccardi - , una delle riviste mediche più prestigiose al mondo». Cosa dice Lancet? Che la banca dati sul Covid della regione Friuli Venezia Giulia è una delle più complete e preziose che ci siano nel panorama internazionale. Questo perché a differenza di altre regioni in Italia e di altri Stati - come il Gazzettino ha scritto ieri - ha continuato ad andare avanti registrando tutte le morti di chi aveva un tampone positivo sotto la voce Covid.

Un percorso che di fatto ha inserito il territorio regionale tra quelli in cui la mortalità è tra le più alte, anche se effettivamente non è così, perché una buona parte delle persone che erano positive al Covid sono morte comunque per altre patologie gravi che già avevano.

I NUMERI
Il fatto, però, di aver registrato tutti i positivi dal primo giorno della segnalazione dell'Istituto superiore di sanità con lo stesso metodo ha permesso al Friuli Venezia Giulia di essere tra le eccellenze sul fronte della banca dati. «È un risultato straordinario - va avanti ancora l'assessore Riccardi - che dà ulteriore lustro alla task force che ha operato in regione, ai professionisti che si sono battuti in corsia e sul territorio e alla squadra del professor Barbone. Non mi stancherò mai di ringraziarli per quello che hanno fatto. E pensare - va avanti il vicepresidente con una punta di acido - che c'era pure qualcuno che diceva che i nostri dati erano sbagliati, che facevamo male i conteggi che non eravamo capaci. Lancet invece ha detto che siamo stati tra i migliori su questo fronte e che la nostra banca dati sul fonte Covid è tra le migliori in assoluto. Una patente di affidabilità, serietà a tutti quelli che hanno lavorato in trincea».

LA CONTESTAZIONE
«È vero - va avanti il vicegovernatore - che anche noi avevamo qualche perplessità sul numero dei morti e abbiamo pure litigato con Ministero e Istituto superiore di Sanità per capire se potevamo cambiare i parametri legati alla mortalità. Poi, invece, abbiamo deciso di andare avanti con lo stesso metodo con il quale avevamo iniziato e questo ha premiato. Avere un riconoscimento di questo tipo da una delle riviste scientifiche più prestigiose in assoluto è un grandiosa soddisfazione».

I NUMERI
La media italiana del tasso di mortalità Covid, il dato è preso proprio dall'articolo che incensa il Friuli Venezia Giulia, è di 120 persone ogni 100mila. Ebbene, il Friuli Venezia Giulia ha una media, invece di 184 decessi ogni 100mila persone, superata solo dalla Lombardia (185) e dalla valle d'Aosta che è la più alta in Italia con 204 morti sempre per 100mila persone. Un altro dato significativo è l'eccesso di mortalità, rispetto alla media statistica, ogni 100 mila persone. In questo caso il territorio regionale ne registra 221 in più, superata da Liguria (339), Lombardia (315) Molise (334) e Valle d'Aosta 298. Infine l'ultimo dato che riguarda, appunto, la capacità dimostrata dalla Regione nel conteggiare i dati. Si legge sullo studio Lancet: «La Task Force epidemiologica Covid della Regione Friuli Venezia Giulia è quella che - secondo gli autori - ha i dati ufficiali più attendibili». Se da un lato, però, grazie alla scrupolosità dei professionisti friulani, la Regione avrebbe la terza più alta mortalità Covid, dall'altro non sarebbe così, ma è stato possibile risalirci solo ed esclusivamente grazie alla completezza dei numeri raccolti.

Ultimo aggiornamento: 1 Settembre, 11:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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