L’industria del Fvg continua a crescere: segno più per produzione, vendite e nuovi ordini e una prospettiva di crescita degli investimenti sulla sostenibilità ambientale. È quanto emerso dall’indagine congiunturale del secondo trimestre elaborata da Confindustria Fvg.
L’ANDAMENTO
Seppure con una lieve frenata rispetto ai primi tre mesi dell’anno, la produzione industriale continua il suo trend positivo con un +2,9% di crescita.
DOPO IL CROLLO
Anche guardando agli indicatori tendenziali, si può notare un’inversione di tendenza rispetto al 2020 sia in termini di produzione (+53,1%) che di vendite (37,3%) e di nuovi ordini (+28,4%), pur tenendo presente, però, che il confronto avviene con il peggior trimestre dello scorso anno. Guardando avanti, si percepisce un discreto ottimismo anche per il terzo trimestre di quest’anno con il 39% degli intervistati che prevede un incremento della produzione e il 42% che ne prevede l’assestamento, mentre la quasi totalità non intravede scossoni sul fronte dell’occupazione che dovrebbe registrare stabilità.
IL FUTURO
Guardando alle previsioni d’investimento per i prossimi 12 mesi, rispetto all’anno precedente, la sostenibilità ambientale sembra essere il comparto che spingerà di più, seguita da efficientamento energetico, ricerca e sviluppo e digitalizzazione. In relazione al tema delle risorse umane e della formazione, invece, solo il 14% degli intervistati prevede un aumento degli investimenti contro l’85% che conferma l’entità dei 12 mesi antecedenti. Altro capitolo, poi, quello relativo alle condizioni di credito. Una larga maggioranza degli intervistati prevede una conferma delle attuali condizioni del credito, con il 98% che ritiene stabile l’andamento degli affidamenti per i prossimi 3 mesi, l’88% che stima tassi bancari invariati e il 98% che, analogamente, prevede una conferma delle attuali condizioni di garanzie. Tutti presupposti per rilanciare l’intera economia del Fvg, ma per il presidente Bono si tratta di un processo che non può prescindere da alcune priorità. «L’Italia deve imparare a fare squadra – afferma - a comprendere che solo attraverso l’impegno di tutti, solo attraverso la consapevolezza del bene collettivo quale patrimonio comune da tutelare e valorizzare, si potrà arrivare a un Paese al passo con i tempi. Altro elemento importante, sia dal punto di vista economico ma anche sociale, dovrà essere dato dalla creazione delle condizioni per la crescita, anche finanziaria, delle piccole e medie imprese, perché solo così questo importante segmento produttivo del Paese potrà competere in una economia non più di territorio ma sempre più mondiale».