PORDENONE/UDINE - Gli operai specializzati servono alle imprese della regione come il pane, ma il futuro delle aziende ed in particolare quelle manifatturiere non è legato solo alla specializzazione, ma anche alla necessità di avere a fianco tecnici preparati, capaci di affrontare le sfide del futuro in campi sempre più mirati, così come servono ingegneri. Non a caso Confindustria Alto Adriatico, dopo l'accordo con il Ghana per portare in Italia operai specializzati formati, ora guarda con sempre maggior fretta all'Its, l'Istituto tecnico superiore che deve avere un futuro per garantire lo stesso futuro all'impresa manifatturiera.
GLI OBIETTIVI
Oggi il biennio superiore dei super tecnici è legato a doppia mandata alla capacità di attrarre i ragazzi che escono dalle superiori e che vogliono, senza andare all'università, avere, però, in mano un altro diploma di alta specializzazione che li lancia immediatamente al lavoro. Ed è così che il presidente di Confindustria, Michelangelo Agrusti, ha deciso di potenziare al massimo la scuola superiore che tra due anni avrà una delle strutture di eccellenza in città recuperate in parte con i soldi del Pnrr, l'ex birreria. Ma se per la fine del 2025 e quindi con l'anno scolastico 2026 - 27 gli studenti superiori dell'Its Pordenone saranno oltre 350 anche grazie alla nuova struttura, c'è subito da dire che già con il prossimo anno scolastico il numero è salito da circa i 130 attuali ai 200 del prossimo anno visto che oltre al sito che si trova in via Prasecco, sono stati acquistati circa 700 metri quadrati al Bronx, nello stesso immobile che ospiterà anche i nuovi corsi del Consorzio universitario sempre al Centro direzionale.
LA REGIONE
Non è certo rimasto indietro Udine che ha già fatto la contromossa. Sempre il presidente di Confindustria Giampietro Benedetti, infatti, che attualmente ospita la sede dell'Its in un immobile che fa capo alla Danieli, si è già tirato avanti con la riqualificazione dell'area Dormisch che nella città udinese avrà, tra le varie destinazioni anche la nuova scuola dell'Its friulano con un numero di studenti che potrà oscillare intorno ai 300.
INNOVAZIONE
Intanto la Regione prosegue con il processo di innovazione delle aziende. «Con uno stanziamento di oltre 28 milioni di euro daremo risposta a oltre metà delle domande ricevute sul bando Fesr 21-27 dedicato all'innovazione delle imprese, aperto nel corso del 2023 e di cui è stata appena pubblicata la graduatoria. Continuiamo così a sostenere concretamente il comparto produttivo regionale nella grande sfida rappresentata dalla transizione digitale, accompagnando soprattutto le piccole e medie imprese in un percorso di sviluppo e innovazione». Lo ha reso noto l'assessore regionale alle Attività produttive e Turismo Sergio Emidio Bini in merito al bando per investimenti innovativi e tecnologici delle imprese, compresi quelli a favore della trasformazione digitale. Nel corso del 2023 erano pervenute 557 domande in tutto; in esito alle operazioni di istruttoria e valutazione dei progetti sono stati ammessi in graduatoria 462 progetti con un corrispondente importo di aiuto ammissibile pari a 47milioni e 407 mila euro. «Con la dotazione finanziaria del bando attualmente disponibile, pari a 28 milioni 650 mila euro, gli aiuti potranno essere concessi dalle Camere di commercio seguendo l'ordine della graduatoria unica regionale».