Cala il sipario sul Deposito Giordani: la cooperativa lascia

Martedì 17 Gennaio 2017 di Valentina Silvestrini
Un concerto dei Tarm al Giordani
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PORDENONE - Niente da fare. Il Deposito, la sala concerti di via Prasecco, non riaprirà più i battenti alla musica dal vivo. In attesa del pronunciamento della Corte di Cassazione presentato dalla difesa dopo la conferma dei sigilli da parte del Tribunale di Pordenone, l'unica cosa certa è che la Naonian Hall non riaprirà più alle esibizioni dal vivo. A confermarlo è la cooperativa Nuove Tecniche che gestiva il Deposito: «Si crea un vuoto per la città e per l'intera regione, che rimane senza uno spazio per questo tipo di concerti - conferma il presidente Fabio Dubolino -. Per noi è un grande rammarico, ma con lo stabile nell'attuale situazione, il Deposito non ha futuro. Speriamo che questo vuoto possa essere colmato in altra maniera. Noi siamo disponibili a riattivare uno spazio simile, però devono esserci condizioni condivise da tutti i partner necessari».

Il 30 gennaio è fissata l'udienza della Cassazione, il cui pronunciamento avrà effetto solo sulla cooperativa - si capirà se si tratta di violazione penale o amministrativa - ma non sull'esistenza della sala concerti, la cui riapertura sembra definitivamente tramontata. Tanto che Nuove Tecniche ha già disdettato il contratto di affitto dello stabile (proprietà di Atap) e se ne andrà ad aprile. La coop - che riunisce un'ottantina di soci - proseguirà le proprie attività nell'ambito del multimediale, sala prove, sala registrazione. Niente più concerti, se non alcuni eventi ma occasionalmente o come supporto ad agenzie di service.
 
Ultimo aggiornamento: 15:24 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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