Cannonata sull'allevamento, l'ira dei sindaci: «Basta esercitazioni»

Sabato 20 Marzo 2021 di Lorenzo Padovan
Il foro del proiettile sparato dal blindato dell'esercito
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VIVARO - Durissima reazione del sindaco di Vivaro, Mauro Candido, all’incidente accaduto, mercoledì notte, nel poligono di tiro del Cellina. Il primo cittadino, nella giornata di giovedì, ha seguito da vicino lo sviluppo delle indagini e ha portato la propria solidarietà ai gestori dell’allevamento di galline ovaiole (che saranno ristorati con le apposite assicurazioni delle Forze Armate) e poi, a mente fredda, ha rilasciato le sue dichiarazioni. «Il blindo Centauro, durante le esercitazioni, avrebbe sparato in direzione dell’abitato di Vivaro, anziché nella direzione corretta prevista dal Disciplinare d’uso del Poligono - è la sua premessa, a cui è giunto dopo aver parlato con gli investigatori. - È stata messa gravemente a rischio la pubblica incolumità e, se non fosse stato per la presenza dei tre capannoni dell’azienda agricola, che hanno attutito il colpo (sono state perforate ben 6 pareti e danneggiate alcune strutture in acciaio, ndr), probabilmente il proietto sarebbe arrivato alle adiacenti abitazioni di Vivaro. Nell’alloggio del custode dell’azienda abitano peraltro ben 6 persone, di cui due minorenni - fa sapere il sindaco, rendendo la ricostruzione dell’accaduto ancora più preoccupante -: grazie a Dio non ci sono stati danni a persone. 
POPOLAZIONE ESASPERATA
La popolazione è giustamente esasperata dalla presenza di attività militari invasive, non solo collegate al poligono - come le esercitazioni degli elicotteristi e del vicino aeroporto -, che generano disagio e un notevole impatto ambientale, a fronte di un indennizzo irrisorio e insignificante, che potremmo definire irricevibile, al Comune. 
DANNI E PERICOLI CONTINUI
Non sono al momento nemmeno previsti degli indennizzi per i costanti danni ai tetti degli edifici che, causa vibrazioni, debbono essere periodicamente riparati a spese dei privati cittadini - accusa ancora l’amministratore locale -. Circa l’incidente, sono in corso le indagini per quanto avvenuto e restiamo, pertanto, in attesa di una corretta restituzione rispetto a quanto effettivamente successo, compresa l’individuazione di eventuali responsabilità. Come sindaco ho interessato della questione la Prefettura e, assieme alla Giunta, stiamo valutando anche altre iniziative a livello parlamentare, nel caso in cui non dovessero arrivare risposte chiare ed esaustive. Sia chiaro, l’amministrazione comunale e la cittadinanza tutta, continuano ad amare e rispettare le Forze Armate, anche perché comprendono che le stesse operano nell’interesse della nostra Nazione, tuttavia chiedono maggiori tutele, chiarezza di rapporti, trasparenza ed eque indennità per i disagi patiti». 
REAZIONI IN PARLAMENTO
A proposito di iniziative parlamentari, c’è da registrare quella della deputata Sabrina De Carlo (M5s): “Si tratta di un episodio gravissimo sul quale bisogna fare al più presto chiarezza. È inammissibile che delle manovre di natura militare arrechino rischi o pericoli per i nostri cittadini, operazioni di questo tipo devono svolgersi in totale sicurezza ed è davvero una fortuna che non ci siano state vittime o feriti civili.

Le perdite di bestiame rappresentano però un grosso danno per l’azienda agricola colpita, ecco perché oltre a chiedere al Ministero della Difesa che venga fatta luce sulle dinamiche dell’incidente, ritengo necessario che vengano chiarite le tempistiche affinché gli agricoltori coinvolti ricevano un adeguato e giusto risarcimento». Anche il senatore Franco Dal Mas (Forza Italia) ha chiesto lumi al Ministero, «affinché si faccia piena luce, con indagini immediate, sulle cause che hanno portato la comunità a correre un simile rischio, affinché non debba mai più ripetersi». 

Ultimo aggiornamento: 08:22 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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