PORDENONE - Entrano spesso come tifosi, comprando il biglietto al botteghino dello stadio o del palazzetto. Ma non sono spettatori. Anzi, vestono i panni dei «gendarmi» e ora fanno paura alle 500 (circa) società sportive affiliate al Coni pordenonese. Sono i controllori dell'Agenzia delle entrate e della Siae, e sono pronti a scandagliare i movimenti di denaro dello sport pordenonese dei dilettanti. Solo una settimana fa, il Coni ha organizzato un convegno sugli adempimenti per i club sportivi.
Pochi giorni dopo, ecco i primi blitz. Il sorvegliato speciale è il calcio, ma nel mirino ci sono tutti gli sport, dalla pallavolo alle bocce: controlli perlopiù nella zona pedemontana in particolare nel Maniaghese. Ma sono previsti blitz a macchia d'olio di ispettori Siae e Agenzia delle entrate: al primo posto della lista nera ci sono le sponsorizzazioni. Spesso, infatti, rappresentano la principale fonte di vita della società sportive locali. E altrettanto spesso si ipotizza siano «gonfiate».
Ultimo aggiornamento: 15:58
© RIPRODUZIONE RISERVATA Pochi giorni dopo, ecco i primi blitz. Il sorvegliato speciale è il calcio, ma nel mirino ci sono tutti gli sport, dalla pallavolo alle bocce: controlli perlopiù nella zona pedemontana in particolare nel Maniaghese. Ma sono previsti blitz a macchia d'olio di ispettori Siae e Agenzia delle entrate: al primo posto della lista nera ci sono le sponsorizzazioni. Spesso, infatti, rappresentano la principale fonte di vita della società sportive locali. E altrettanto spesso si ipotizza siano «gonfiate».