SACILE - Quasi tre anni di maltrattamenti e vessazioni nei confronti della giovane convivente, in un'occasione costretta perfino a leccare il pavimento. Anche sul gatto sfogava la sua rabbia. Lo picchiava e, in un momento d'ira, era arrivato a gettarlo persino dalla finestra del primo piano. M.M. - oggi 26 anni, originario della Campania - ha affrontato un processo per maltrattamenti in famiglia, lesioni, violenza privata e maltrattamento di animali. Ieri il vice procuratore Ilaria Rizzi aveva chiesto due anni di reclusione, sottolineando il clima di assoluto screditamento morale e materiale patito dalla convivente ed emerso ricostruendo i tre anni di convivenza a Sacile. Il giudice Iuri De Biasi ha ritenuto che la denuncia della giovane donne non fosse l'atto finale di una coppia giunta al capolinea. Ha giudicato credibile la testimonianza della ragazza e ha condannato il ventiseienne, a cui sono state riconosciute le attenuanti generiche, a un anno e sei mesi di reclusione con il beneficio della condizionale.
Ultimo aggiornamento: 12:01
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