PORDENONE - È stato evitato lo stranissimo picco che si era verificato nel gennaio 2016, quando l'inverno più mite degli ultimi 50 anni aveva provocato la fioritura di alcune piante nel cuore della stagione fredda. I venti gradi diurni della prima quindicina di marzo, però, hanno presentato comunque il conto. Ed ecco che anche a Pordenone sono arrivate, in anticipo rispetto alle previsioni, le allergie da pollini. Nel dettaglio le responsabili della prima ondata sono la famiglia dei cipressi e le betullacee (non solo la classica betulla, ma anche l'ontano e il nocciolo), in fiore già negli ultimi giorni d'inverno grazie all'aiuto del rialzo della temperatura. Un'altra mano consistente l'ha data la siccità, che ha impedito il deposito al suolo dei pollini. Ma è nei prossimi giorni che è previsto il primo vero picco emergenziale delle allergie. Contrariamente a quanto si potrebbe supporre, infatti, le piogge previste sulla Destra Tagliamento a partire da oggi (dati dell'Osmer) in un primo momento faranno precipitare la situazione legata alla mobilità degli allergeni. Lo spiega l'allergologo e immunologo pordenonese Danilo Raffaele Villalta: «Paradossalmete - rivela - le prime ore di pioggia peggioreranno la situazione. L'acqua, infatti, ravviva il polline ed è più facile che nell'aria sia rilasciata una gran quantità di molecole allergizzanti»...
Ultimo aggiornamento: 14:45
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