SPILIMBERGO - È stato ritrovato ieri mattina intorno alle 8 un agnellino di pochi giorni abbandonato vicino ai bidoni della spazzatura in via della Fattoria a Gradisca. Gli operatori della Snua inteneriti alla vista dell'animale hanno chiamato i vigili del fuoco e la Polizia locale affinché potessero occuparsi immediatamente del piccolo.
L'agnellino, 3 giorni di vita al massimo, non presentava segni di riconoscimento particolari né timbri che aiutassero a individuare il proprietario: «Avremmo voluto riconsegnarlo al legittimo proprietario - ha dichiarato il comandante Gianni Ambotta - purtroppo ci è stato impossibile».
L'animale infreddolito e malnutrito si presentava in pessime condizioni, tanto da lasciare molti dubbi sulle probabilità di sopravvivenza: «Non potevamo certo occuparci della sua riabilitazione - prosegue - pertanto abbiamo valutato l'ipotesi di chiedere aiuto al pastore attualmente transitante sul territorio comunale». L'uomo originario del Trentino Alto Adige, periodicamente in zona con 800-900 capi di bestiame al pascolo, si trovava ancora a Gaio-Baseglia pronto a spostarsi in altro sito: «È un mandriano di fiducia - afferma - accertato che l'agnellino non apparteneva al suo gruppo gli abbiamo proposto l'adozione».
Se il vero proprietario rivendicasse il possesso l’animale sarebbe riconsegnato, intanto le cure delle pecore adulte saranno la medicina migliore per il recupero delle forze: «Amiamo il nostro mestiere - ha sottolineato l'uomo - non potremmo mai rifiutare un così tenero e indifeso animale il cui destino sarebbe in poche ore segnato». Il pastore ha provato subito a farlo allattare da alcune pecore del suo gregge: «Alimentarlo è stata la prima preoccupazione - afferma - il gruppo lo ha già accolto». Resta il mistero su come l'animale abbia raggiunto il bidone di via della Fattoria, se abbia perso la strada di casa oppure qualcuno lo abbia depositato. Tra le ipotesi anche il furto del piccolo prelevato all'interno di un allevamento domestico della frazione.
Ultimo aggiornamento: 5 Gennaio, 12:58
© RIPRODUZIONE RISERVATA L'agnellino, 3 giorni di vita al massimo, non presentava segni di riconoscimento particolari né timbri che aiutassero a individuare il proprietario: «Avremmo voluto riconsegnarlo al legittimo proprietario - ha dichiarato il comandante Gianni Ambotta - purtroppo ci è stato impossibile».
L'animale infreddolito e malnutrito si presentava in pessime condizioni, tanto da lasciare molti dubbi sulle probabilità di sopravvivenza: «Non potevamo certo occuparci della sua riabilitazione - prosegue - pertanto abbiamo valutato l'ipotesi di chiedere aiuto al pastore attualmente transitante sul territorio comunale». L'uomo originario del Trentino Alto Adige, periodicamente in zona con 800-900 capi di bestiame al pascolo, si trovava ancora a Gaio-Baseglia pronto a spostarsi in altro sito: «È un mandriano di fiducia - afferma - accertato che l'agnellino non apparteneva al suo gruppo gli abbiamo proposto l'adozione».
Se il vero proprietario rivendicasse il possesso l’animale sarebbe riconsegnato, intanto le cure delle pecore adulte saranno la medicina migliore per il recupero delle forze: «Amiamo il nostro mestiere - ha sottolineato l'uomo - non potremmo mai rifiutare un così tenero e indifeso animale il cui destino sarebbe in poche ore segnato». Il pastore ha provato subito a farlo allattare da alcune pecore del suo gregge: «Alimentarlo è stata la prima preoccupazione - afferma - il gruppo lo ha già accolto». Resta il mistero su come l'animale abbia raggiunto il bidone di via della Fattoria, se abbia perso la strada di casa oppure qualcuno lo abbia depositato. Tra le ipotesi anche il furto del piccolo prelevato all'interno di un allevamento domestico della frazione.
